Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Maxi-cimitero, devo accettare»
Il sindaco Gaffeo sul discusso progetto di ampliamento pubblico-privato «Valuteremo una rinegoziazione come richiesto dal consigliere Rossini»
ROVIGO Il «project financing» da 15,6 milioni di euro per ampliare il cimitero di viale Oroboni è un amaro calice che Edoardo Gaffeo beve controvoglia. Il sindaco condivide i timori sui possibili rischi per le casse comunali, riportati ieri mattina ufficialmente nel dibattito da una richiesta di rinegoziazione di Antonio Rossini (Civica Gambardella).
Il consigliere d’opposizione ha scritto al segretario generale di Palazzo Nodari, Alessandro Ballarin e al presidente del consiglio comunale, Nadia Romeo, chiedendo di approfondire con l’avvocatura civica la possibile illegittimità del voto d’aula che nel novembre 2017 varò il progetto, nonostante il no della Ragioneria municipale. Questioni che Gaffeo promette approfondirà, anche se con poca fiducia sulla praticabilità di una revisione di quella che, all’epoca, fu indicata dal centrosinistra come una potenziale replica del crac del Polo natatorio, sfociato per il Comune in un debito di 8 milioni ancora in transazione. Tra le clausole, anche qui, l’impegno del Comune a sborsare al posto del privato, stavolta per acquistare i loculi eventualmente invenduti a fine contratto.
«Approfondiremo la questione sollevata da Rossini — assicura il sindaco — Sappiamo, però, che l’amministrazione civica avrebbe potuto procedere in autotutela entro 18 mesi dal voto in aula. Siamo, dunque, probabilmente fuori tempo mentre sicuramente abbiamo obblighi contrattuali da rispettare».
Obblighi ereditati. «Non c’è una nostra responsabilità, visto che ci siamo insediati un anno fa — prosegue Gaffeo — I “project financing” sottoscritti in una certa epoca presentano criticità e vanno costantemente monitorati».
L’epoca che Gaffeo non nomina espressamente è quella di Paolo Avezzù, sindaco tra il 2001 e il 2006, anno quest’ultimo in cui fu sottoscritta la convenzione per le piscine. E al 2002 risale il «project financing» per l’ampliamento del cimitero con 3.060 loculi, 1.008 ossari, decine di tombe di famiglia. La società «Arcobaleno», costituita in origine da «Cles» e «Manutencoop», vinse il bando. Il primo stralcio fu regolarmente compiuto nel 2004. La vendita dei loculi, però, non procedette con l’attesa celerità. La società in difficoltà bloccò gli stralci previsti nel 2008 e nel 2013. Quindi «Asm» rilevò il 90% di «Arcobaleno» mentre il Comune entrava in un contenzioso legale, di fatto, contro la propria municipalizzata, chiuso col controverso voto in Consiglio.
E in aula l’opposizione vorrebbe portare Giovanni Tesoro, il dirigente dimissionario dei Servizi sociali, già comandante dei vigili urbani e braccio operativo dell’ex sindaco leghista Bergamin. Rossini, ieri, ha rinnovato la richiesta formale, avanzata in Conferenza dei capigruppo da Mattia Milan (Lista Menon), ma respinta come questione personale. «Viste le polemiche sarebbe buona cosa la trasparenza» aggiunge Silvia Menon (Lista Menon) che ha chiesto una relazione sull’andamento dei Servizi sociali all’assessore Mirella Zambello.
Intanto domani alle 16 manifestazione anti-razzista in piazza Garibaldi, dopo la scritta di ignoti contro Floyd. Parteciperà il consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd). Andrea Bimbatti (Fi): «Isolare gli autori del gesto, se si dà risalto a questi idioti pensano di avere avuto successo».
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