Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tornano i concerti Canzian: «Segnale di speranza»

Teatro Stabile del Veneto Domani tre live in contempora­nea nelle piazze di Padova, Venezia e Treviso Il cantante: «Mi esibisco per i lavoratori della musica e dello spettacolo»

- Verni

Il Teatro Stabile del Veneto riparte con gli spettacoli dal vivo. Domani tre appuntamen­ti in contempora­nea nelle piazze di Padova, Treviso e Venezia, alle 18.30. A Padova, l’attore Fabio Sartor con Francesco Martignon, primo violoncell­o dell’orchestra di Padova e del Veneto nel cortile di Palazzo Moroni. A Treviso, il concerto di Red Canzian. A Venezia, i comici Carlo & Giorgio introdotti dalla Big Vocal Orchestra e dai Vocal Skyline, in Campo San Polo.

«La musica non si ferma, è come il volo delle api o come il nostro respiro», assicura Red Canzian.

Il musicista trevigiano è uno dei protagonis­ti della ripartenza dal vivo del Teatro Stabile del Veneto, con il primo concerto di fronte a un pubblico, domani, in piazza dei Signori a Treviso (ore 19, info e prenotazio­ni www.teatrostab­ileveneto.it). Come mai ha voluto intitolare questo live «La musica non si ferma»?

«È la cosa più naturale del mondo. La musica, durante la quarantena, trasmessa da un terrazzo all’altro oppure suonata dai tetti delle case o via streaming, è stata l’unica cosa che non si è mai fermata. È il battito di ogni cuore».

È uno spettacolo di ripartenza o di speranza?

«È in molta parte speranza. Vuole essere un segnale di incoraggia­mento per tutti i lavoratori della musica e dello spettacolo a cui non è stata concessa dignità. Canterò anche per loro, perché con loro ho fatto un percorso che mi ha portato qui. Non ci si può dimenticar­e di chi lavora con te e per te».

Uno show pensato ad hoc?

«Racconterò di quanto la musica sia importante e di quanto possa cambiare le vite, iniziando dalla mia. Ci saranno canzoni mie, di altri cantanti e dei Pooh, scelte con un unico intento: fare capire quanto la musica fa parte di noi».

Ricomincia a suonare dalla sua città, Treviso.

«Non poteva essere che Treviso. Ringrazio il Teatro Stabile del Veneto. E il sindaco Mario Conte che me lo ha chiesto dal primo giorno di pandemia. Il mio desiderio è che la gente, finito il concerto, esca convinta che qualcosa stia ripartendo».

Come sarà il futuro della musica?

«Il segno resterà per tutti quelli che hanno subito perdite, ma si tornerà sicurament­e alla musica e alla voglia di cantare spalla contro spalla» Elio e le storie tese si riuniranno per un concerto

a sostegno dei lavoratori della musica. Lo faranno anche i Pooh?

«Non ha senso. Rimettere in piedi una macchina come la nostra per un singolo evento costerebbe di più di quello che si potrebbe incassare. Personalme­nte preferisco dare tutto il merito a chi ha avuto l’idea e combattere invece da solo, in maniera differente, per dare dignità a chi lavora nella musica».

Dai social si vede che è stato in studio con Mario Biondi, Enrico Ruggeri, Stefano D’orazio e Marco Masini, cosa state preparando?

«Sto preparando uno spettacolo molto importante. È un’idea pazzesca che piacerà tantissimo e che mi vedrà con alcuni veri amici».

Ha combattuto con vari profili social fake, cos’è successo?

«Con la polizia postale di Treviso siamo riusciti a beccare questa organizzaz­ione straniera. La difficoltà è stata interrompe­re la catena infinita di profili falsi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta».

Il suo 2021 come sarà? «In primavera un disco nuovo, scritto in quarantena, con due delle più belle canzoni che abbia mai scritto. Poi spero di mettere in scena l’opera composta per il Teatro Stabile del Veneto. Il desiderio più grande però è quello di suonare 360 giorni, iniziare a gennaio e finire nel 2022. Stare a casa è stato bellissimo ma la mia vita è sul palco».

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In piazza Domani alle 18.30 in piazza dei Signori a Treviso il concerto di Red Canzian

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