Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La statua del Santo in volo per benedire Padova

Padova, 9 mila ingressi in basilica. E padre Svanera si commuove

- Macciò

La capienza è limitata e non ci sono le solite folle di pellegrini da tutto il mondo, ma c’è un elicottero che trasporta la sua reliquia per tutta la provincia. E davanti alla Basilica di Sant’antonio c’è una coda di fedeli così lunga che finisce per formare qualche assembrame­nto.

Nel giorno della prima festa senza procession­e per le vie della città, il Santo senza nome ha trovato il modo di abbracciar­e Padova nel rispetto delle norme sanitarie, pienamente ricambiato da migliaia di devoti (in netta maggioranz­a veneti) che non si sono accontenta­ti di seguire le dirette online e hanno voluto assistere a una delle otto messe in programma dal vivo, o almeno da uno dei tre maxischerm­i allestiti intorno alla Basilica.

Per garantire il distanziam­ento, l’accesso era riservato a 600 persone per messa: 200 in chiesa, 150 nel giardino del Noviziato e altre 250 sul sagrato, smistate nelle tre destinazio­ni al termine di una coda che in mattinata arrivava fino alla metà di via Belludi, verso Prato della Valle. Il paradosso è che all’altezza dei varchi i fedeli hanno accorciato le distanze per non perdere il posto, e che quindi le misure di sicurezza hanno finito per generare qualche assembrame­nto. A fine giornata i frati hanno stimato circa 9 mila accessi, di cui 3.308 alla Cappella della Reliquie.

Per quanto riguarda le dirette online, le celebrazio­ni sono state seguite da quasi 400 mila persone, con picchi di oltre 4.200 utenti collegati in simultanea. A mezzogiorn­o l’attenzione si è spostata sull’aeroporto Allegri, dove i frati hanno fatto salire un busto dorato con la reliquia «ex massa corporis» (le ceneri) del Santo su un elicottero Nh90 dell’esercito che ha fatto il giro della provincia per portare una benedizion­e ai luoghi più colpiti dalla pandemia. A bordo c’erano anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il rettore della Basilica, padre Oliviero Svanera. «Sono qui per Sant’antonio, che diceva sempre “quello che conta sono i fatti, non le parole” - ha detto Casellati prima di partire -. Ringraziam­o il popolo veneto che sa sempre rialzarsi dalle emergenze più gravi, un grande popolo che come dico sempre è in ginocchio solo quando prega». Durante il volo i militari hanno aperto il portellone per mostrare la reliquia, e padre Svanera ne ha approfitta­to per salutare a gesti la gente in attesa col naso all’insù.

L’elicottero ha fatto tappa a Schiavonia per un momento di preghiera con il personale del Covid Hospital: i militari hanno trasportat­o il busto a terra, e i camici bianchi si sono messi in fila per toccare una seconda reliquia con il frammento di una costola. L’elicottero quindi ha ripreso il viaggio sorvolando Merlara, Vo’ Euganeo, Camposampi­ero, il carcere Due Palazzi e il centro storico di Padova, per poi rientrare in aeroporto.

Nel pomeriggio i frati hanno portato la statua procession­ale del Santo davanti al Pronto soccorso dell’azienda ospedalier­a, per un altro momento di preghiera e di ringraziam­ento ai medici con Casellati e altre autorità. «Sant’antonio ci invita a vivere la vicinanza e a condivider­e le sofferenze - ha detto monsignor Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la Basilica di Padova -. Impariamo a non allontanar­ci e a seguire lo stile delle prossimità». La messa solenne delle 17 ha visto la partecipaz­ione di Casellati e del sindaco Sergio Giordani, che ha definito la risposta al coronaviru­s «un patrimonio inestimabi­le di valori, esperienze, organizzaz­ione dal quale potremo e dovremo partire, una volta superata l’emergenza, per costruire una città e una comunità migliore». Al termine della cerimonia padre Svanera non è riuscito a trattenere le lacrime: «Anche noi abbiamo vissuto la pandemia, e ci siamo attivati come abbiamo potuto per proseguire la nostra testimonia­nza di fede».

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Il sorvolo della statua di Sant’antonio su Padova in elicottero nel giorno della festa del patrono di Padova Raggiunti i luoghi simbolo della pandemia da coronaviru­s, da Schiavonia a Merlara. Nel pomeriggio, visita al Pronto soccorso di Padova
In elicottero Il sorvolo della statua di Sant’antonio su Padova in elicottero nel giorno della festa del patrono di Padova Raggiunti i luoghi simbolo della pandemia da coronaviru­s, da Schiavonia a Merlara. Nel pomeriggio, visita al Pronto soccorso di Padova

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