Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Investito e ucciso, l’auto non si ferma

Tragedia a Vigodarzer­e, denunciato l’investitor­e. «Ma non mi ero accorto di lui»

- Polese

Cammina verso casa lungo la strada buia, viene investito e ucciso da un’auto che non si ferma. Tragedia alle 23 circa di venerdì a Vigodarzer­e, dove è morto un pensionato invalido di 63 anni, Oscar Lorenzato. L’investitor­e, 31 anni, che si è presentato dopo sul luogo dell’incidente, è stato denunciato per omicidio stradale. Afferma di di non essersi accorto di aver travolto un uomo. Il genitore lo difende: «Siamo sconvolti e lui è in buona fede».

Un colpo secco nel buio, il corpo a terra senza vita, le ciabatte a qualche metro di distanza. I medici del 118 hanno tentato la rianimazio­ne con il massaggio cardiaco ma per Oscar Leni Lorenzato, 63 anni, non vi è stato nulla da fare. Un’auto, che non si è fermata dopo l’investimen­to, l’ha travolto e ucciso venerdì sera a Vigodarzer­e poco prima delle 23, a pochi metri da casa. Un caso di pirateria? I carabinier­i hanno denunciato per omicidio stradale un 31enne che conosceva la vittima e abita poco lontano. La ricostruzi­one del fatto è un po’ controvers­a: l’investitor­e, che aveva un tasso alcolemico di 0.59, lievemente sopra il consentito, stava viaggiando nei limiti di velocità e dice di non essersi accorto di nulla. Versione che sarebbe confermata dall’aspetto della sua auto, che è solo lievemente ammaccata. Ma il colpo avvertito dai residenti che hanno chiamato i carabinier­i(«abbiamo sentito un botto forte») sembra raccontare un’altra verità.

All’incrocio tra via Busiago e via Terraglion­e, dove stava Oscar, abita la famiglia Boschello: qui si conoscono tutti e tutti sanno chi è il giovane investitor­e. La sentenza dei vicini, la mattina dopo, è «assolutori­a»: «Lui è un bravo ragazzo, è stata una tragica fatalità», dicono. Sul luogo dell’incidente si scorge il fratello di Oscar, Vasco, giunto a portare un mazzo di fiori sul posto dove la sera prima aveva visto il fratello senza

Il padre del giovane Siamo sconvolti, conoscevo bene Oscar che forse si è sentito male e stava al centro della strada Mio figlio ha detto la verità, lo dimostrano i danni alla sua auto

vita. «Era uscito – spiega – forse per andare in centro al paese a cercare un bar dove trasmettes­sero la partita Juve-milan. Quando ha visto che era tutto chiuso, è tornato indietro. Oscar era un buon uomo, aveva avuto un serio incidente quando aveva 18 anni, era rimasto in coma, non aveva più potuto lavorare. Viveva solo, andava al bar, qualche bicchiere di vino. Ho parlato con il ragazzo che l’ha investito, dice di non aver sentito niente. Non so cosa pensare».

«Mio figlio non si è accorto di nulla – spiega il padre del giovane denunciato, con un nodo in gola – è stata l’assicurazi­one ad avvisarmi, con un sms, che l’auto aveva subito un colpo. Siamo tornati indietro, abbiamo visto i carabinier­i e abbiamo spiegato tutto anche a loro. La macchina ha un urto lieve davanti a sinistra, forse Oscar stava camminando a centro strada e mio figlio non l’ha visto. Questo è un dramma enorme, qui ci conosciamo tutti, Vasco è stato un mio collega». Intanto la procura ha disposto il sequestro del telefonino dell’investitor­e e ordinerà l’autopsia sul corpo del deceduto. La sequenza degli eventi dell’altra sera è raccontata anche nei verbali dei carabinier­i. Oscar stava camminando in via Busiago, priva di illuminazi­one, stava per raggiunger­e via Terraglion­e e svoltare a destra per andare a casa. Era uscito per un tragitto lieve, in ciabatte, lasciando la luce di casa accesa. Da dietro l’hanno superato prima una moto, quella di un vicino, e poi due auto che viaggiavan­o a 4-500 metri di distanza. Nella prima macchina c’erano il padre e la madre dell’investitor­e, nella seconda, appunto, il figlio. «Mentre aprivo il portone di casa mi è arrivato un messaggio sul cellulare – torna a spiegare il padre del denunciato – era l’assicurazi­one, cui è collegata la scatola nera dell’auto che guidava mio figlio e diceva che il mezzo aveva avuto un sinistro. Lui era giusto dietro di me, l’auto aveva un colpo davanti a sinistra, lui ha detto di aver sentito una buca o un dosso ma io temevo che avesse investito il cane di qualcuno. Per cui siamo tornati indietro in via Busiago, dove il gps della scatola nera segnalava lo scontro. Abbiamo visto i carabinier­i e il corpo a terra – spiega ancora con le lacrime agli occhi - ho mostrato ai militari il report dell’assicurazi­one. Siamo tutti sconvolti, speriamo che l’autopsia faccia chiarezza, l’ammaccatur­a dell’auto indica che Oscar era in centro strada quando è stato investito. Forse ha avuto un malore».

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A sinistra, il corpo della vittima sull’asfalto venerdì notte a Vigodarzer­e Sopra, la vittima: aveva subito un altro grave incidente da ragazzo, trauma che gli aveva impedito di lavorare. Viveva da solo e non si era mai sposato
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Sulla strada di casa

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