Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Folla alla manifestazione anti-razzismo In oltre 300 ad ascoltare le testimonianze
Oltre 300 persone hanno riempito piazza Matteotti (foto Biasioli) per protestare contro il razzismo. Anche nel capoluogo polesano la voce del movimento «Black Lives Matter», riesploso dopo la morte in America di George Floyd (nella foto piccola) per mano di un agente di polizia. L’evento anche reazione alla scritta contro la vittima apparsa nel cantiere per smantellare il chiosco in piazza Merlin. Ad organizzare la manifestazione la Rete degli Studenti Medi e l’unione degli Universitari. Tanti interventi in quasi due ore di dibattito, aperti da 8 minuti 46 secondio di silenzio, il tempo in cui l’agente americano ha tenuto il ginocchio sul collo di Floyd.
«Vedere voi oggi qui mi mette gioia — ha affermato Ezechiel Origbo, medico — Mi insultano per il mio lavoro, i carabinieri mi chiedono se voglio denunciare, ma non è la denuncia il punto. È ora di cambiare».
A portare testimonianza dei tanti fenomeni di razzismo a Rovigo molti giovani di colore. «Sentirmi chiamare negra dai bambini dell’asilo fa male — ha raccontato una giovane, commossa — Il razzismo in Italia è subdolo, fatto di frasi come “io non sono razzista ma... ” o dalle macchine che si fermano per chiedermi quanto voglio perché pensano sia una prostituta». Un’unica richiesta: la fine delle discriminazioni.
«Sono stanca di quello che accade — spiega Rose Mutombo — Piccoli fenomeni colpiscono. Come il proprietario sorpreso del colore della mia pelle per una casa in affitto».