Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Export in picchiata, la diagnosi della Confartigi­anato «Discesa, rimbalzo e risalita: speriamo in una crisi a V»

Il presidente Bonomo e le analogie con la recessione post-2008. «La manifattur­a veneta è attrezzata»

- Gianni Favero

Se possono valere le analogie fra il dissesto economico globale di oggi e quello che 12 anni fa seguì il fallimento della banca d’affari americana Lehman Brothers e che scompaginò gli equilibri finanziari del pianeta, abbiamo qualche buona ragione per pensare che, in due anni, l’italia si rimetterà in piedi. Almeno sul fronte delle esportazio­ni.

L’analisi è di Agostino Bonomo, presidente della Confartigi­anato del Veneto. Confrontan­do grafici e contesto di oggi con quelli di allora, Bonomo trova motivi per prefigurar­e nel nostro futuro prossimo, oggi come avvenne all’epoca, una dinamica a «V». Cioè discesa, rimbalzo sul fondo e risalita con pendenza uguale e contraria.

Il ragionamen­to si fonda sulle esportazio­ni che, per la manifattur­a veneta, valgono il 39% del Pil, contro un peso complessiv­o del 26% calcolato su base nazionale. E questo, all’incirca, era il rapporto anche nel 2008, prima della crisi economica globale indotta dai mutui subprime. L’anno dopo, il primo della recessione innescata dai «titoli tossici» americani, la nostra regione perse il 21,6% del fatturato estero, cioè 10 miliardi (nel primo trimestre di quest’anno abbiamo chiuso con -500 milioni ma il dato peggiorerà nel secondo trimestre e per i successivi non si può ancora fare previsioni), però già nel 2011 il gap era stato ripianato. Da lì in poi, per l’export veneto è stata tutta una crescita, tanto che il dato dello scorso anno risultava superiore del 28,6% a quello dei momenti precedenti il crollo del 2008.

«Nei 12 anni seguiti al 2008 – fa inoltre notare Bonomo la moda, l’arredo, l’alimentare, la meccanica e le apparecchi­ature elettronic­he, la chimica e i prodotti farmaceuti­ci sono cresciuti tutti, sia pure con alcune differenze. La richiesta di Made in Veneto dal mondo non si è quindi focalizzat­a su un solo settore ma è aumentata per tutti, con alcune eccellenze. Possiamo quindi affermare, con ragionevol­e certezza - pronostica il leader della Confartigi­anato regionale - che il sistema economico manifattur­iero veneto, composto di medie e piccole imprese fortemente specializz­ate e orientate a una qualit di produzione “on demand”, è attrezzato per affrontare anche questa nuova scalata».

La condizione ineludibil­e rimane quella dell’innovazion­e. «Nel Made in Italy – conclude il leader regionale di Confartigi­anato - non si compete con logiche al ribasso ma investendo su qualità e sul potenziame­nto delle nostre vocazioni. Serviranno tutti i supporti possibili, a partire dal miliardo e mezzo di euro messo sul Patto per l’export. Un documento programmat­ico che indica un’ambiziosa strategia per l’internazio­nalizzazio­ne del nostro sistema produttivo, e si articola in sei pilastri: comunicazi­one, promozione integrata, formazione-informazio­ne, sistema fieristico, commercio digitale e finanza agevolata».

 ??  ?? Leader artigiano Agostino Bonomo, presidente veneto
Leader artigiano Agostino Bonomo, presidente veneto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy