Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Live post Covid Geox, il teatro più grande d’italia
Il ritorno dei concerti L’arena padovana potrà contenere 1.300 posti «certificati» su 2.600 totali Si parte il 2 ottobre con il primo spettacolo. «Sarà a favore dei medici»
Se la musica è ripartita ieri dopo il lungo stop, il grigiore sul futuro degli spettacoli dal vivo nel post emergenza sanitaria non si è certo diradato. Da una parte la scelta degli organizzatori di grandi eventi di rimandare tutto al 2021, dall’altra la decisione di artisti indipendenti di ricominciare a suonare (Daniele Silvestri e Red Canzian, per fare due nomi), al più presto e secondo le normative di legge, non solo per il pubblico ma per tutti i lavoratori dello spettacolo. Ma c’è una novità. Alla luce delle disposizioni in materia di teatri promulgate dal Presidente della Regione Luca Zaia, il Gran Teatro Geox di Padova è il teatro al chiuso più capiente d’italia, potendo ospitare 1.300 posti «certificati» (su circa 2.600 disponibili).
«A livello sanitario siamo all’avanguardia con le 30 porte perimetrali completamente apribili, coadiuvate dal sistema di aerazione ad estrazione che consente costantemente il ricircolo dell’aria – spiega Valeria Arzenton, socio fondatore del gruppo Zed - con gli accorgimenti giusti, che abbiamo sintetizzato in un documento articolato, siamo convinti di avere le potenzialità per riaprire già dalla prossima stagione autunnale con il 100 per cento della capienza e con i più alti standard di sicurezza e di sanificazione». Il fatto che un evento possa occupare la metà dei posti normalmente in vendita, non è economicamente sostenibile per gli operatori privati. Per questo è stato redatto un progetto, ora al vaglio del comitato regionale, realizzato da professionisti del settore: Zed per strutture ed organizzazione, Ticketmaster per la biglietteria, e Mic per il protocollo compagnie e backstage. «Dal 23 febbraio la nostra impresa è ferma e rimettere in circolo un apparato privato, quindi senza sostegni pubblici di alcun tipo, è molto complesso e necessita di tempo, strategia e programmazione
certosina – continua Valeria Arzenton - solitamente per le aziende private di spettacolo, un evento per essere ideato, organizzato, promosso, prevenduto e quindi messo in scena, necessita di almeno sei mesi e si può quindi comprendere che il sistema sia stato compromesso».
La notizia di una possibile apertura con numeri da primato italiano non porta, nella pratica, alla programmazione di eventi estivi al Gran Teatro Geox, ma ad una maggiore fiducia nella prospettiva di poter ripensare ad una riapertura progressiva, con numeri che lasciano ben sperare ad un allargamento successivo delle restrizioni. Il progetto pilota del «Teatro Covid Free» prevede novità in termini di accesso e di fruizione degli spettacoli come il biglietto autocertificato da spuntare come nel web check nelle 24 ore precedenti l’evento, l’ingresso per diversi flussi orari per evitare assembramenti all’entrata, il servizio di cameriere sul posto e prenotazione online di tutti i servizi del teatro. In questi progetti c’è già una data: il 2 ottobre, festa dei nonni, un grande evento di ritorno al live. «La giornata è identificativa della terza età – conclude la socia di Zed - abbiamo già il titolo, anche l’idea degli ospiti di questa iniziativa, ora sveliamo solo chi dovrebbero essere i protagonisti: medici e scienziati che hanno salvato l’italia dalla pandemia. Pensiamo a una raccolta fondi correlata e a una trasmissione tv nazionale».