Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Gruppo di docenti a rischio seguirà l’esame da casa
Nel complesso rinunce molto inferiori alle attese
«Tra i miei compagni c’è chi è in ansia perché non vede i professori da febbraio e li ritroverà di colpo il giorno dell’esame». Anna Fabris è rappresentante dell’istituto turistico Gritti di Mestre ed è una dei 34.314 studenti veneti che sosterranno, a partire da domani, l’esame di Maturità. «Ho saputo oggi (ieri, ndr) che la mia classe farà l’esame proprio il primo giorno – prosegue – in generale le cose sono state un po’ frettolose e non abbiamo fatto le classiche simulazioni d’esame che si facevano gli scorsi anni ma sono comunque abbastanza tranquilla».
La maratona degli esami di Maturità (che coinvolge 6.500 professori) parte quindi domani, in una modalità totalmente nuova dettata dall’emergenza. «Gli studenti che sosteranno gli esami sono capitati in un anno particolare – sottolinea la dirigente dell’ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo - È chiaro che tutto l’esame ne risente ma per la loro vita rimane comunque un’esperienza unica e non devono pensare che questa modalità ne diminuisca l’importanza». Dopo settimane di interventi per garantire il rispetto delle norme di sicurezza e fitte chiamate per reperire i presidenti di commissione (una ventina di giorni fa mancava il 30 per cento dei presidenti delle 937 commissioni) tutto pare pronto. «Oggi (ieri, ndr) – precisa Palumbo – è stata la prima giornata d’insediamento vero e proprio delle commissioni in cui si fa il calendario dei colloqui. Le commissioni erano già tutte insediate e non ci sono arrivate segnalazioni di particolari rinunce dell’ultima ora». Il timore era che vista l’emergenza diversi professori rinunciassero all’ultimo momento al posto in commissione. Per ora, però, non si sarebbero verificati che sporadici casi tra cui una rinuncia di un presidente al Liceo Benedettitommaseo di Venezia e una al Gritti, entrambe subito coperte. Altro nodo riguardava le richieste di alcuni professori di poter seguire la commissione in collegamento da casa. «Per i lavoratori fragili, immunodepressi o che hanno problemi di salute particolari e quindi sono potenzialmente più esposti ai rischi è prevista la possibilità di fare l’esame in collegamento e non in presenza – ricorda Palumbo - ma serve una certificazione medica che lo attesti. Ci sono state esigue richieste che abbiamo già vagliato». Sarebbero non più di qualche decina i profesconcetta sori che hanno chiesto di seguire gli esami online (un paio al Bruno di Mestre) e anche tra gli alunni – anche per loro c’era la possibilità – i numeri sarebbero bassi. Insomma, tutto pare pronto. «Abbiamo fatto sanificare da una ditta esterna tutte le aule dove verranno svolti gli esami – spiega Ferrara, preside dell’istituto tecnico e professionale di agraria Duca degli Abruzzi di Padova – Siamo pronti a partire in sicurezza». S. «Noi avevamo chiesto che fosse svolto online per garantire la massima sicurezza» ricorda Daniela Avanzi, segretario regionale Snals Scuola. «Vigileremo che a tutti i professori che hanno chiesto di seguire l’esame da casa sia stato concesso» aggiunge Marta Viotto, segretaria regionale Cgil scuola. Se le somme si tireranno alla fine, domani si parte. E la polizia di Stato ha lanciato la sua campagna contro le fake news. Secondo un’indagine di Skuola.net su 5 mila alunni, un maturando su quattro pensa che non potrà abbassare la mascherina nemmeno durante il colloquio e uno su due che gli verrà misurata la febbre. In realtà – spiega la Polizia - il dispositivo potrà essere abbassato durante il colloquio e per accedere a scuola sarà sufficiente una dichiarazione dove si specifica che non si hanno i sintomi del Covid.