Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il trans si fa suora: critiche allo spot Diesel
Francesca nelle prime immagini è un lui. Poi, complici dei farmaci specifici, assume forme e parvenze femminili, a scuola e in discoteca. E alla fine entra in convento come suora: solo dopo essersi tolta i jeans, firmati Diesel, per indossare l’abito religioso. Con la sua nuova campagna pubblicitaria Mr. Diesel, l’imprenditore vicentino Renzo Rosso, sembra fare concorrenza a Oliviero Toscani in fatto di provocazioni. Ma lo spot non va giù all’assessore veneto al Lavoro, Elena Donazzan: «Mi chiedo perché per reclamizzare un paio di jeans, peraltro belli, si usi un messaggio inquietante e pericoloso. Pubblicitario fallito e sfigato, giù le mani dai simboli religiosi».
Il cortometraggio «Francesca», da ieri su Youtube, è stato prodotto dal brand vicentino in occasione del Pride 2020: «Una storia di coraggio, identità ed espressione anche di fronte alle avversità – fa sapere l’azienda - il viaggio di Francesca rappresenta la libertà di fare ciò che rende felici e di vivere la propria individualità».
Oltre allo spot, Diesel ha realizzato (per il secondo anno) anche una collezione dedicata al Pride. L’assessore Donazzan, viste le immagini, non lesina critiche. «È un’aberrazione prendere la chimica per cambiare la propria sessualità. E le pasticche le prendono soprattutto gli adolescenti: niente di bello, lì dietro c’è solo il demonio. Una cosa orribile che non ha niente a che fare con l’omosessualità, un sentimento intimo che va rispettato». Ma per l’esponente di Fratelli d’italia è grave anche l’accostamento finale al convento: «Lo dico a te, pubblicitario che non ha nessuna idea: lascia stare chi sospende la vita della modernità e dona il tempo a Dio, i frati e le suore. Se non ci credi, meglio se lasci stare».