Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Zaia, i neonati morti e Salvini con le ciliegie
Un video impietoso, con Zaia che parla dei neonati morti all’ospedale di Verona per il batterio killer e Salvini che mangia imperterrito ciliegie. Sul web è bufera.
Quando ne parla dalla sala riunioni dei Chiostri di Santa Corona, a Vicenza, ieri mattina, il video è già diventato virale sui social network scatenando una moltitudine di commenti, critiche, ironie e pure polemiche. Le immagini sono quelle del leader della Lega, Matteo Salvini, ripreso mentre mangia una ciliegia dietro l’altra nel corso della conferenza stampa e con a fianco il presidente del Veneto, Luca Zaia, che proprio in quel momento sta parlando delle indagini sui neonati deceduti a causa di un batterio all’ospedale veronese di Borgo Trento. Sul web si scatena la bufera, il video viene rimbalzato di pagina in pagina e l’atteggiamento dell’ex-ministro viene attaccato da più parti. Andrea Scanzi su Facebook scrive: «Che garbo. Quello parla di bambini morti e lui si strafoga. Complimenti». Ma Salvini ribatte: «È surreale, si è polemizzato perché ,mangiavo le ciliegie, significa che siamo alla frutta». E su Twitter, uno dei (tanti) palchi social, il leader leghista rincara la dose: «Alla faccia dei compagni – scrive Salvini – viva le eccellenze della nostra agricoltura». Il tema dunque è finito ieri anche nella seconda tappa del tour elettorale del leader della Lega in Veneto, che dopo Verona (lunedì) ha visto al centro Vicenza: un incontro a porte chiuse con alcuni imprenditori, poi una riunione con parlamentari vicentini e amministratori locali e infine il punto stampa, nel quale l’ex-ministro ha affrontato molti temi, tra cui anche quello della clausola antifascista: la città del Palladio è stata la prima in Italia, la scorsa settimana, a cancellare dal regolamento per il Cosap (Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) la parola «fascismo». Dal 2018, infatti, a Vicenza per chiedere spazi pubblici per attività senza scopo di lucro – come partiti politici, associazioni, realtà del terzo settore – si doveva sottoscrivere una dichiarazione di «ripudio del fascismo», che l’attuale amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco, Francesco Rucco, ha modificato in «ripudio di ogni forma di totalitarismo e di ogni forma di violenza ai fini politici». L’iniziativa ha suscitato le critiche di tutto il mondo della sinistra vicentina, ma Salvini difende l’operato della giunta berica: «È una scelta ancor più democratica rispetto al monotema del fascismo. Non vedo che problema sia se il Comune condanna tutti i totalitarismi, visto che fascismo e nazismo fortunatamente non tornano perché sono stati condannati e sconfitti dalla storia. E mi auguro che nessuno pensi al comunismo come a una risorsa».