Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Investimento con truffa, per Maschio l’assoluzione arriva dopo sei anni
Ci sono voluti sei anni per la sentenza di assoluzione «perché il fatto non sussiste» nei confronti di Mirco Maschio – e per congruenza Egidio Maschio, stralciato dal processo causa morte -, Nicola Doria, Arturo Valentini e Silvia Cimolin per le accuse loro mosse nel 2014 da due imprenditori della ristorazione di Piazzola sul Brenta. I fatti risalgono all’inizio del 2012 e avevano coinvolto Egidio Maschio, scomparso a giugno 2015, il figlio Mirco, oggi presidente di Maschio Gaspardo spa, Nicola Doria, allora dipendente di un’azienda della famiglia Maschio, Arturo Valentini e Silvia Cimolin in qualità di consulenti. I Maschio erano accusati di truffa per un contenzioso legato ad un investimento. La difesa ha ricostruito la vicenda con il supporto di prove documentali e della testimonianza di testi e degli stessi imputati, che hanno seguito l’intero dibattimento e si sono sottoposti agli interrogatori di rito, rispondendo alle accuse che si sono via via dimostrate prive di fondamento. Un articolato impianto difensivo istituito dagli avvocati Giovanni Chiello e Laura Samà, per Mirco Maschio e Nicola Doria, e dall’avvocato Mario Gregio per conto di Arturo Valentini e Silvia Cimolin, ha portato a completare i tasselli di un impianto accusatorio parziale avente ad oggetto arredi per circa mezzo milione di euro. (r.pol.)