Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Marchetti: «Un tour de force Ma tocca a noi dare il 100%»

Il dg del Cittadella e la ripresa: «Felici di ripartire ma tante incognite»

- Dimitri Canello

Stefano Marchetti, ci siamo finalmente, la Serie B sta per ripartire...

«E’ stata un’attesa lunghissim­a: mi sembra che ci sia ancora qualcosa da sistemare, ma è bello ricomincia­re. Siamo uomini di sport, credo che tutti noi siamo felici di questa svolta positiva, significa che la situazione sanitaria è davvero migliore».

Che cosa la rende perplesso ancora?

«Stiamo ripartendo fra mille difficoltà, ci sono i protocolli da seguire, ci sono tanti aspetti che vanno considerat­i. Per arrivare al punto in cui siamo sono stati necessari sacrifici di tutti».

Come ha preso la notizia della positività di Gianfilipp­o Felicioli a Venezia?

«Purtroppo è una cosa che avevamo messo in conto tutti che potesse accadere... Adesso è importante che venga promulgata la legge sulla quarantena soft, mi sembra la cosa più giusta e che semplifica molte cose».

Prima della pausa, maturò la sconfitta in casa con il Pordenone. Cosa ricorda di quella partita?

«Ho un ricordo nitido di quella partita. È emerso con chiarezza è che la squadra a porte chiuse non ha reso come ci si sarebbe aspettati. La mancanza di adrenalina sugli spalti ha condiziona­to i giocatori. Devo ammettere che non ho visto il solito Cittadella, quella sconfitta però ci può stare e anche con la Cremonese non avevamo reso come avremmo potuto».

Veniamo al capitolo contratti in scadenza. Voi come vi comportere­te?

«Abbiamo opzioni che possiamo esercitare entro il 30 giugno, prima dobbiamo attendere un pronunciam­ento di Fifa e Figc che potrebbe essere imminente. Aspettiamo questo passaggio, poi vedremo il da farsi».

Sabato gocate a Livorno. La potremmo definire la classica partita-trappola?

«È così. Avremo tutto da perdere e poco da guadagnare perché tutti si aspettano una nostra vittoria. Invece bisogna considerar­e che il Livorno tenterà il tutto per tutto, ha una classifica negativa e per uscire dalla zona retrocessi­one dovrà per forza vincere le prime partite».

Il Cittadella dovrà rinunciare a Branca, squalifica­to. Altre assenze in vista?

«Per il momento tutti a disposizio­ne. Mancano, però, ancora due allenament­i e qualche imprevisto può sempre accadere. Aspettiamo e vediamo cosa succede, con fiducia ma anche con prudenza, che casi come questa non è mai troppa».

Marchetti, chi teme maggiormen­te del Livorno?

«E’ una squadra che, a dispetto della classifica, ha giocatori importanti. Mi piace molto Murilo, poi penso a Luci, Agazzi, Franco Ferrari. Se guardiamo alle ultime partite, il Livorno ha dimostrato che, se è in giornata, può giocarsela contro tutti».

Lei crede ancora nella promozione in serie A?

«Un risultato diverso contro il Pordenone avrebbe fatto assumere alla classifica un altro aspetto. Adesso tocca a noi dare tutto in queste dieci partite, poi alla fine tireremo le somme. Ma la voglia di giocarcela c’è tutta».

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Cittadella Stefano Marchetti, l’uomo-mercato della società granata

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