Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Agsm-aim: tre offerte alternativ­e

Si fanno avanti Hera, Iren e Alperia-dolomiti. Martedì cda decisivo

- Di Lillo Aldegheri

Per la fusione Agsm-aim ci sono tre offerte di partnershi­p alterinati­ve ad A2a, avanzate da Hera, Iren e Alperia-dolomiti. Ma i lombardi potranno rilanciare.

Tutte le carte sono in tavola e si va al ‘vedo’. Per le aggregazio­ni di Agsm Verona e Aim Vicenza, da ieri sono in mano all’ ad visorRolan­dB ergerle offerte alternativ­e a quella dei lombardi di A2a, per creare una nuova società nel settore. So nodi H era, Irene del tandem Dolomiti (Trento) e Alperia (Bolzano).

Martedì si riunirà il cda di Agsm: sarà una seduta rovente. I vertici di Agsm, col presidente Daniele Finocchiar­o, hanno avviato da molti mesi (col via libera del cda, il 5 dicembre scorso) un dialogo serrato coi lombardi di A2a, firmando il 20 dicembre, un accordo dettagliat­o( siglato da Finocchi aro, dall’ amministra­tore unico di Aim,Gianf ranco Vivi an,eall’ allora presidente di A2a, Giovanni Va loti ). quell’ accordo prevedeva di creare una nuova società basata su due condizioni irrinuncia­bili: l’apporto di un termovalor­izzatore per i rifiuti di Verona e Vicenza (in origine quello di Parona di Lomellina, poi diventato quello di Corteolona, in provincia di Pavia) e un patto di esclusiva, con cui A2a s’impegnava a non far concorrenz­a alla nuova società in tutto il Triveneto.erano poi esplose polemiche per la mancata gara pubblica in materia. L’accordo di dicembre prevedeva una «verifica» della infungibil­ità della proposta lombarda, verifica avvenuta appunto interpella­ndo Hera, Iren, Alperia e Dolomiti, per vedere se avessero proposte migliori di quelle di A2a.

Ora le proposte ci sono, e martedì Roland Berger le illustrerà al cda. E lo scontro sarà anche politico perché, al momento, la Lega è su posizioni opposte a quelle di Finocchiar­o. L’ex ministro Lorenzo Fontana

ha spiegato mercoledì che, a suo avviso, la linea da seguire è di ratificare la fusione Agsm-aim, rinviando ogni altra scelta. Gli scenari, per martedì, sono due: o Roland Berger dirà che l’offerta migliore è di A2a (con richiesta di ratifica del Cda) o ci sarà una super-offerta da una delle altre aziende. In quel caso si dovrebbe tornare da A2a per vedere se i lombardi intendano rilanciare, offrendo di più.

Martedì, comunque, la scelta avrà un forte rilievo politico. Finocchiar­o e Sboarina punterebbe­ro ad ottenere subito la fusione Agsm-aim (va fatta entro il 31 giugno, per non dover rifare i conti, basati sui bilanci 2019), chiedendo comunque di votare una delibera per il via libera a proseguire il dialogo con un partner industrial­e. La Lega si opporrà. Dei 5 membri del cda, due potrebbero abbandonar­e la riunione in dissenso. Ma se la rappresent­ante (di minoranza) del Pd rimanesse, manterrebb­e il numero legale, e gli altri due consiglier­i potrebbero approvare la loro decisione. Ma ne nascerebbe un pandemonio politico. E poiché la decisione arriverà poi comunque in consiglio comunale (dove, senza la Lega, non esiste una maggioranz­a) è prevedibil­e che si cerchi qualche mediazione: ieri sera il sindaco e Finocchiar­o hanno avuto un nuovo faccia a faccia con il leader veneto della Lega, Lorenzo Fontana.

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