Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Van Gogh, scommessa per il rilancio

La mostra al San Gaetano è salva: inizierà il 21 settembre e durerà un mese in più

- D’attino

La mostra su Van Gogh è ufficialme­nte salva. comincerà un po’ prima e finirà dopo rispetto alle date previste: si terrà dal 21 settembre prossimo al 24 aprile 2021 al centro San Gaetano di via Altinate. Ieri la delibera di giunta che dà il via libera al nuovo contratto con Marco Goldin: i costi restato a carico di quest’ultimo, anche se potrà godere di un canone poco più che simbolico. Ancora da confermare la seconda delle due grandi mostre annunciate.

Centinaia di libri accatastat­i, alcuni ridotti quasi in cenere e altri bruciacchi­ati dallo spaventoso incendio di lunedì sera in via Tripoli. Sono i tomi del professor Pier Vincenzo Mengaldo, filologo e critico letterario italiano classe 1936, ancora ricoverato al centro grandi ustionati dell’ospedale di Padova, che giacciono nel cortile esterno del condominio dove ha rischiato di morire.

Il docente, 84 anni, è rimasto intossicat­o dal rogo che ha coinvolto la sua abitazione: non sembra in pericolo di vita ma è ancora sotto osservazio­ne per i fumi inalati. Professore emerito di storia della lingua italiana all’ateneo patavino, noto per aver pubblicato decine di studi sul nostro idioma, l’anziano era all’interno del proprio appartamen­to dove vive da una decina di anni insieme alla moglie quando sono divampate le fiamme, probabilme­nte per una sigaretta lasciata inavvertit­amente accesa. I vigili del fuosgomber­ato co, insieme alle volanti della polizia, intervenut­i verso le 19 sono riusciti a portarlo in salvo con l’autoscala dal poggiolo di un appartamen­to non colpito dal fuoco e dove si era rifugiato. Altri due inquilini sono finiti in pronto soccorso per una leggera intossicaz­ione, mentre la moglie è uscita autonomame­nte.

L’intero edificio stato e le operazioni di messa in sicurezza sono terminate solo ieri mattina all’alba. I sette appartamen­ti dell’edificio sono stati dichiarati inagibili: in quattro di questi potrebbero rientrare a breve le famiglie, per gli altri saranno necessari interventi struttural­i. «Ho visto scappare il professore - ha spiegato ieri mattina una ragazza che con i genitori vive al primo piano aveva la faccia nera dal fumo e i capelli bruciati ma non sembrava ustionato. Ci hanno detto che è stato intubato ma che si salverà».

Socio dell’accademia della Crusca, Mengaldo, milanese di nascita, si è laureato a Padova nel 1959, ha insegnato anche a Genova e a Ferrara e soprattutt­o al Bo, dove ha tenuto la cattedra fino al 2009. Considerat­o uno dei maggiori critici letterari contempora­nei, ha lavorato anche alla Sorbona di Parigi e alla Brown University di Providence negli Stati Uniti. Tanti i premi che ha vinto tra cui il Marino Moretti nel 2019. È stato anche candidato nella lista Sinistra Per Padova di Alessandro Zan che aveva sostenuto Flavio Zanonato alle elezioni comunali del 2009. «Abbiamo recuperato i nostri effetti personali e passeremo le prossime notti dai parenti raccontano ancora i residenti - speriamo che il professore si riprenda. È una persona a modo e di immensa cultura. Purtroppo per lo spavento è sparita una gattina che è un po’ la mascotte del palazzo». La grossa mole di carta presente nell’appartamen­to avrebbe agevolato il veloce divampare delle fiamme che hanno tenuto col fiato sospeso per oltre un’ora le popolose vie del quartiere San Giuseppe.

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Pier Vincenzo Mengaldo A destra, i suoi libri bruciati e accatastat­i nel cortile
Ex docente del Bo Pier Vincenzo Mengaldo A destra, i suoi libri bruciati e accatastat­i nel cortile

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