Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Crisi da Covid difenderemo le imprese dalle mafie»
«La crisi prodotta dall’emergenza Covid ci porta a lavorare perché l’economia non venga cannibalizzata da soggetti dal profilo non limpido. Dobbiamo evitare infiltrazioni mafiose che adesso trovano terreno fertile». Ieri anche a Padova si è celebrato il 246esimo compleanno della Guardia di Finanza con il colonnello Fabio Dametto (foto), comandante provinciale delle fiamme gialle, che ha disegnato il bilancio del 2019 con un focus sul 2020 condizionato dalla pandemia. Da marzo sono stati 1.443 i controlli svolti, con 25 denunciati. Le mascherine sequestrate sono state 1,4 milioni oltre a 1500 litri di disinfettante. Negli ultimi mesi diciassette datori di lavoro sono stati indagati per aver impiegato 26 lavoratori in nero e la sola tenenza di Piove di Sacco ha denunciato 55 persone per favoreggiamento dell’immigrazione. «Nel 2019 abbiamo sequestrato oltre 33,5 milioni di euro - sottolinea Damettoe fatto proposte per misure cautelari reali per 143 milioni, che spiegano la nostra vocazione sociale per il recupero di risorse sottratte all’economia lecita». L’anno scorso sono stati 7.300 gli interventi ispettivi, 400 le indagini con la magistratura per complessive 420 denunce e 17 arresti. A farla da padrone sono le frodi carosello con utilizzo di società fittizie e l’emissioni di fatture false. Tra le operazioni va citata la «Meduse al Sole» che ha fatto emergere una frode da 6 milioni nel settore petrolifero. Sono poi stati smascherati 140 evasori totali. Sette, infine, i soggetti scoperti a percepire il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti.