Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Azzalin: idrovie polesane dimenticate
Il Po e le vie navigabili del Polesine non sarebbero valorizzate dalla Regione come meritano. E’ l’accusa politica che Graziano Azzalin ha lanciato al governatore Luca Zaia, intervenendo come correlatore sul progetto di legge regionale per la ratifica dell’intesa interregionale sulla navigazione interna tra Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte. «Il Po e le strade d’acqua – sostiene l’esponente del Pd – sono tutt’altro che marginali per gli interessi della nostra regione, ma finora sono state dimenticata dalle due Giunte Zaia. Il baricentro politico in questi dieci anni è rimasto spostato su determinati territori, come le Colline del Prosecco, mentre altri, come il Polesine o il Bellunese, sono stati lasciati al loro destino».
L’appello, dunque, è a investire convintamente sul sistema idroviario, anche come supporto per uno sviluppo turistico congruente con la tutela dell’ambiente. «Il Delta del Po – prosegue Azzalin - ha un ecosistema unico, un complesso di aree umide e lagunari non solo affascinanti per il turismo e quindi utili all’economia, ma fondamentali per garantire la pescosità dell’alto Adriatico e la qualità delle sue acque». In quest’ottica andrebbe rafforzata una cabina di regia nella gestione delle infrastrutture per la navigazione interna. «Oggi sussiste una frammentazione dannosa – conclude il consigliere regionale di opposizione -, che testimonia l’assenza di una visione unitaria nell’utilizzo della risorsa Po e delle decisioni che avrebbero dovuto accompagnare gli investimenti per la sicurezza, per la navigabilità per la tutela e valorizzazione ambientale. Il Veneto possiede inoltre la parte più estesa della rete navigabile interregionale di interesse nazionale, ma non mette soldi nel sistema idroviario, che non è neanche considerato nel Piano regionale dei trasporti».