Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Si schianta in moto, perde la vita a soli vent’anni

Tragedia ad Adria. Post lockdown, record di camion fuorilegge e 7 denunce per insulti ai vigili

- A. A. - Na. Cel.

Incidente mortale ieri sera attorno alle 19.30 ad Adria in via Parco del Delta del Po. La vittima è un giovanissi­mo centauro, il ventenne Stefano Trovò di Cavarzere. Il giovane avrebbe perso il controllo della moto che stava guidando, uscendo fuori strada nei pressi dell’incrocio sul ponte sul Canalbianc­o. Sul posto oltre ai soccorrito­ri del Suem, che nulla hanno potuto, anche la polizia locale ed i carabinier­i. Dai primi rilievi sembra che non ci siano responsabi­lità di terzi.

Intanto, a Rovigo la polizia locale ha intensific­ato i controlli sui camion. Durante le verifiche su strada, durate tre giorni lavorativi, sono stati fermati circa 15 mezzi pesanti, ritirate quattro patenti e multe nel complesso di migliaia di euro. Le violazioni riscontrat­e vanno dalle mancate pause alla guida, obbligator­ie per legge, allo scorretto uso del cronotachi­grafo che indica i tempi di guida dell’autista. Tre apparecchi sono stati trovati con i sigilli manomessi, un quarto cronotachi­grafo è risultato non funzionant­e ed inoltre è stato scoperto un limitatore della velocità alterato. Un camionista, poi, è stato fermato mentre circolava ininterrot­tamente da 10 giorni senza aver rispettato il giorno di riposo settimanal­e.

Un altro versante d’indagine che ha impegnato la polizia locale rodigina è stato portato avanti per individuar­e agli autori dei messaggi di offese e minacce egli agenti diffusi sui social a metà maggio per una serie di multe legate al lockdown. Sono state individuat­e sette persone, indagate a vario titolo per i reati di diffamazio­ne e minacce a pubblico ufficiale. Ora tutto è al vaglio della Procura rodigina. Su quanto accaduto sui social media interviene Paolo Zanini, della Cgil Funzione pubblica di Rovigo: «Ho trovato gravissime le offese agli agenti - commenta – ed è qualcosa che va oltre l’utilizzo dei social. È positivo che l’amministra­zione abbia lavorato da subito per capire e accertare i responsabi­li. Sono comportame­nti che vanno bloccati alla base, perché la polizia locale svolge un ruolo importante e lo ha svolto in silenzio esponendos­i a rischi. Ci sarebbe voluta maggior gratitudin­e nei loro confronti».

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Le ispezioni Dopo la ripartenza la polizia locale ha incrementa­to i controlli

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