Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuovo focolaio in un negozio, cinque contagiati
La procedura anti-covid è scattata in un negozio per il bricolage nel Bellunese
Un focolaio di Covid 19 ha fatto scattare le procedure di sicurezza in un negozio di Feltre, in provincia di Belluno. Cinque i positivi, sui venticinque tamponi che sono stati eseguiti. Gli accertamenti proseguiranno nella giornata di oggi.
Il ritorno. Dopo giorni – molti giorni – di situazione ormai ampiamente sotto controllo, a Feltre ricompare il coronavirus. Un piccolo focolaio, identificato nel negozio Eurobrico (in zona Zuecca).
Le voci avevano cominciato a rincorrersi sui social, a partire da ieri mattina. In serata, a certificare la situazione, lo scarno comunicato stampa dell’usl 1. Sono cinque le persone contagiate finora individuate. Venerdì pomeriggio l’individuazione dei primi due casi: due colleghi di lavoro nell’emporio del bricolage. Come previsto dalle linee guida regionali, è immediatamente scattato il contact tracing, la ricostruzione, a ritroso, di tutta la catena delle persone entrate in contatto, negli ultimi giorni, con i casi positivi. Per 25 persone, entrate nel raggio d’azione dei due dipendenti del negozio, si è quindi proceduto con il tampone faringeo. Nel pomeriggio di ieri il laboratorio ha reso noti i risultati, accertando tre nuovi casi positivi: «Una correlata al caso 1 – spiega l’usl 1 Dolomiti – e due legate al secondo lavoratore contagiato».
Stanno comunque tutti bene e non presentano sintomi. In ogni caso, come da prassi, tutti sono stati posti in isolamento domiciliare, «in attesa – spiega la direzione sanitaria – dei nuovi accertamenti e le eventuali decisioni conseguenti». Immediatamente chiuso, per il completamento dell’indagine epidemiologica, il punto vendita feltrino della catena di negozi per il fai da te. Ma la situazione al momento è sotto controllo e la direzione conta di poter riaprire in tempi brevi. Sulla questione interviene pure Sandro Cinquetti, da pochi giorni nominato direttore del dipartimento di Prevenzione dell’usl 1 Dolomiti, in sostituzione di Fabio Soppelsa, andato in pensione: «Si tratta di un piccolo focolaio epidemico, atteso in questa fase. Seppur impegnativo, rientra nella dinamica della coda pandemica. A ogni modo, nessuno dei casi indicati presenta sintomatologia grave; per tutti loro è stato disposto l’isolamento domiciliare, mentre per gli altri contatti è stata attivata la quarantena».
Feltre diventa quindi di nuovo l’epicentro del coronavirus in provincia di Belluno. Fu proprio all’ospedale «Santa Maria del prato» che lo scorso 3 marzo furono individuati i primi casi di coronavirus del Bellunese: un medico e un’operatrice sanitaria, entrati in contatto con un collega dell’ospedale di Treviso. Venne chiuso il reparto di chirurgia. Da lì fu un crescendo, che in provincia di Belluno ha prodotto finora 1.187 casi di positività e 112 vittime.