Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Vim scarica gli scienziati «Da loro frasi inopportune»
Il cda sottolinea che le critiche hanno travalicato il ruolo assegnato «Da statuto non avete alcuna competenza sulla gestione dell’istituto»
Accettate «con effetto immediato» dal Vimm le dimissioni di 13 scienziati e del direttore scientifico Luca Scorrano. Scorrano e lo Scientific Advisory Board si erano dimessi la settimana scorsa in segno di protesta per la nomina a direttore di Pandolfi, accusato di molestie.
Accettate «con effetto immediato» dal Vimm le dimissioni del comitato di 13 scienziati internazionali (tra cui due premi Nobel) e dell’attuale direttore scientifico Luca Scorrano.
Sia lo Scientific Advisory Board, compatto, sia Scorrano si erano dimessi la settimana scorsa in segno di protesta per la nomina a direttore dell’istituto di Pier Paolo Pandolfi, accusato di molestie sessuali ad Harvard. «Procedura non trasparente. Uno scandalo», aveva detto il comitato degli scienziati che vigila sul Vimm, tramite Wolfang Baumeister, il presidente. Dopo giorni di scontro e di critiche alla governance dell’istituto, la presidenza Vimm nel cda di martedì ha capitolato, revocando la nomina di Pandolfi come direttore. Ma senza rinunciare a mostrare i muscoli. Perché nello stesso cda in cui è passata la revoca dell’incarico a Pandolfi, sono stati liquidati anche Scientific Advisory Board (i 13 scienziati internazionali) e Scorrano.
Non si è ancora placata la bufera sul caso Pandolfi, quindi, che già la governance dell’istituto con questa scelta porge il fianco a possibili nuove polemiche. Affidandosi a una nota ufficiale, fa sapere: «La Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata ritiene inopportune e inappropriate le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da
”
Il Vimm
La Fondazione intende ora concentrars i sull’attività futura a partire dalla nomina del nuovo direttore scientifico, che verrà reso noto nei prossimi giorni
alcuni esponenti dello Scientific Advisory Board in merito alla governance della Fondazione. E questo sia dal punto di vista formale (essendo decaduto l’incarico dell’organo) che dal punto di vista sostanziale. Si precisa infatti che, in base allo statuto della Fondazione, lo Scientifc Advisory Board esercita un ruolo di consulenza e di valutazione della qualità dell’attività di ricerca, come tale non ha alcuna competenza sulla gestione dell’istituto».
In pratica, non dovevano criticare la scelta di Pandolfi. Così la governance formata dal presidente del Vimm Francesco Pagano e dalla vicepresidente Giustina Destro, bacchetta gli scienziati internazionali che hanno espresso giudizi su come è stato gestito l’ affaire Pandolfi.
«La Fondazione intende ora concentrarsi sull’attività futura – dice ancora la nota ufficiale del Vimm - a partire dalla nomina del nuovo direttore scientifico, che verrà reso noto nei prossimi giorni - e sugli importanti progetti che l’hanno vista protagonista negli scorsi mesi, a partire dalla ricerca sull’utilizzo di farmaci per il trattamento del tumore prostatico per individuare una possibile cura per il Covid-19».
Insomma, fino alla settimana scorsa il Vimm aveva due direttori scientifici, uno in carica Luca Scorrano e l’altro in arrivo, Pier Paolo Pandolfi. Adesso, non ne ha nemmeno uno.
Le prossime ora saranno decisive per ulteriori sviluppi. In attesa che la governance Vimm estragga dal cilindro il nuovo nome di un possibile direttore, i capi della ricerca all’interno dell’istituto stanno facendo quadrato. Perché, come già hanno detto e scritto, vogliono essere consultati e ascoltati nella scelta del nuovo direttore scientifico, che poi andrà a coordinare direttamente il lavoro dei loro laboratori.
Su questo punto, anche il Senato accademico dell’università di Padova è intervenuto per chiarire che la nomina del direttore non potrà prescindere dal gradimento dei ricercatori.
Intanto, chi nel cda si aspettava le dimissioni del presidente Pagano «come atto dovuto dopo la bufera che ha gettato discredito internazionale sull’istituto», dovrà attendere.