Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Ho perso la speranza del lavoro» Si uccide lanciandosi dal tetto
Tragedia a Vigonza, lascia un biglietto ai familiari: «Scusatemi»
Dramma ieri a Vigonza. Un uomo di origini algerine di 53 anni si è tolto la vita gettandosi dal tetto del condominio in cui abitava con moglie e tre figlie in via Padova a Vigonza. Prima di lanciarsi nel vuoto il 53enne si è tagliato il torace con un coltello da cucina: la scena che si è presentata davanti ai soccorritori è stata scioccante. Il ritrovamento del sangue nel suo appartamento, poi nelle scale e infine sul cornicione, hanno fatto credere ad una morte violenta per mano di una seconda persona. A fugare ogni dubbio è stato il biglietto che l’uomo portava nella tasca dei pantaloni. Un piccolo appunto scritto a mano in cui si scusava con la famiglia. «Non ce la faccio più», queste in sintesi le ultime parole prima di farla finita. La decisione, hanno riferito i familiari ai carabinieri, sarebbe da ricondurre alla perdita della speranza di ritrovare una stabile occupazione. L’uomo, che aveva ottenuto il permesso di soggiorno lo scorso novembre ed era ben integrato, aveva perso il lavoro come addetto in un negozio di salumeria lo scorso gennaio.
Non è ben chiaro se sia stato licenziato o se avesse deciso lui di lasciare. Una forte instabilità emotiva, legata anche alle incertezze economiche che si sono presentate con la pandemia, hanno contribuito a minare ancor di più il suo fragile stato psichico. (r.pol.)