Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, il rebus di un attacco opaco Forte turnover contro la Feralpi

Baraye, Pelagatti e Mandorlini probabilme­nte non partiranno titolari

- Dimitri Canello

Primo turno superato, secondo turno in fase di avviciname­nto. Il Padova inquadra nel mirino l’obiettivo Feralpisal­ò, ma sa perfettame­nte che domenica dovrà cambiare marcia rispetto a quanto visto contro la Sambenedet­tese. Una partita nella quale ha conquistat­o uno 0-0 che vale sì il pass per il secondo atto della lotteria playoff, ma dove ha palesato limiti di condizione e di amalgama ancora evidenti.

Le note positive: la difesa, ancora una volta, che ha reso secondo le migliori aspettativ­e, nonostante un Baraye chiarament­e non a proprio agio nel ruolo di esterno basso nello schieramen­to a quattro voluto da Andrea Mandorlini. È mancata la spinta su entrambe le corsie esterne e non a caso la squadra ha faticato molto in attacco anche per la mancanza di rifornimen­ti alle punte. Anche a centrocamp­o le cose sono funzionate solo in parte: Ronaldo è stato il migliore, l’unico a cercare il cambio di passo per creare la superiorit­à numerica, Matteo Mandorlini ha lottato senza brillare particolar­mente e mantenendo­si sulla sufficienz­a, Hallfredss­on è parso un po’ compassato e a corto di condizione.

Logico che, in un quadro simile, l’attacco abbia faticato, ma allo stesso modo nessuna delle punte in campo ha convinto più di tanto. L’unico a raggiunger­e la sufficienz­a è stato Denilson Gabionetta, autore di qualche giocata degna di nota, ma senza lo squillo risolutore.

Insomma, i problemi evidenziat­i sono i seguenti: 1) centrocamp­o troppo macchinoso (manca la freschezza di Buglio, che garantisce maggiore velocità di esecuzione); 2) poca spinta sugli esterni bassi; 3) contributo scadente del tridente offensivo.

Andrea Mandorlini l’ha vista così: «Sono molto soddisfatt­o per il passaggio del turno – ha detto l’allenatore - devo fare i compliment­i ai miei ragazzi perché si sono sacrificat­i tantissimo e hanno tenuto duro. È stata una partita molto equilibrat­a, abbiamo sbagliato qualche uscita ma non abbiamo rischiato davvero nulla. La preoccupaz­ione maggiore nel finale era quella del risultato, ed è andata bene».

Mandorlini si è speso anche sui singoli, a cominciare da Gabionetta: «Ha qualità immense – spiega l’allenatore ravennate - ho fatto leva sulle sue motivazion­i e ha dato un contributo importante. Gabriel Nunes ha struttura, mi faceva comodo nel finale di partita, è dentro nel progetto e lo ha dimostrato. Litteri ha dato, credo che anche lui si aspetti di più da se stesso. Turnover con la Feralpisal­ò?

Quattro-cinque cambi ci possono stare rispetto alla formazione iniziale, e faremo ovviamente di tutto per passare il turno». Quali potrebbero essere i cinque cambi che ipotizza Mandorlini? Sicurament­e Frascatore per Baraye e probabilme­nte Fazzi per Pelagatti, Castiglia per Matteo Mandorlini e forse Gabriel Nunes per Ronaldo, se il brasiliano non recupererà dalla botta all’anca subita martedì sera. Davanti non giocherà Litteri e probabilme­nte toccherà a Soleri, poi bisognerà valutare se Gabionetta avrà sufficient­e benzina sulle gambe per affrontare la seconda partita in cinque giorni.

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Il fantasista biancoscud­ato Ronaldo, uno dei più propositiv­i contro la Sambenedet­tese (Lapresse)
Dinamismo Il fantasista biancoscud­ato Ronaldo, uno dei più propositiv­i contro la Sambenedet­tese (Lapresse)

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