Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, il rebus di un attacco opaco Forte turnover contro la Feralpi
Baraye, Pelagatti e Mandorlini probabilmente non partiranno titolari
Primo turno superato, secondo turno in fase di avvicinamento. Il Padova inquadra nel mirino l’obiettivo Feralpisalò, ma sa perfettamente che domenica dovrà cambiare marcia rispetto a quanto visto contro la Sambenedettese. Una partita nella quale ha conquistato uno 0-0 che vale sì il pass per il secondo atto della lotteria playoff, ma dove ha palesato limiti di condizione e di amalgama ancora evidenti.
Le note positive: la difesa, ancora una volta, che ha reso secondo le migliori aspettative, nonostante un Baraye chiaramente non a proprio agio nel ruolo di esterno basso nello schieramento a quattro voluto da Andrea Mandorlini. È mancata la spinta su entrambe le corsie esterne e non a caso la squadra ha faticato molto in attacco anche per la mancanza di rifornimenti alle punte. Anche a centrocampo le cose sono funzionate solo in parte: Ronaldo è stato il migliore, l’unico a cercare il cambio di passo per creare la superiorità numerica, Matteo Mandorlini ha lottato senza brillare particolarmente e mantenendosi sulla sufficienza, Hallfredsson è parso un po’ compassato e a corto di condizione.
Logico che, in un quadro simile, l’attacco abbia faticato, ma allo stesso modo nessuna delle punte in campo ha convinto più di tanto. L’unico a raggiungere la sufficienza è stato Denilson Gabionetta, autore di qualche giocata degna di nota, ma senza lo squillo risolutore.
Insomma, i problemi evidenziati sono i seguenti: 1) centrocampo troppo macchinoso (manca la freschezza di Buglio, che garantisce maggiore velocità di esecuzione); 2) poca spinta sugli esterni bassi; 3) contributo scadente del tridente offensivo.
Andrea Mandorlini l’ha vista così: «Sono molto soddisfatto per il passaggio del turno – ha detto l’allenatore - devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché si sono sacrificati tantissimo e hanno tenuto duro. È stata una partita molto equilibrata, abbiamo sbagliato qualche uscita ma non abbiamo rischiato davvero nulla. La preoccupazione maggiore nel finale era quella del risultato, ed è andata bene».
Mandorlini si è speso anche sui singoli, a cominciare da Gabionetta: «Ha qualità immense – spiega l’allenatore ravennate - ho fatto leva sulle sue motivazioni e ha dato un contributo importante. Gabriel Nunes ha struttura, mi faceva comodo nel finale di partita, è dentro nel progetto e lo ha dimostrato. Litteri ha dato, credo che anche lui si aspetti di più da se stesso. Turnover con la Feralpisalò?
Quattro-cinque cambi ci possono stare rispetto alla formazione iniziale, e faremo ovviamente di tutto per passare il turno». Quali potrebbero essere i cinque cambi che ipotizza Mandorlini? Sicuramente Frascatore per Baraye e probabilmente Fazzi per Pelagatti, Castiglia per Matteo Mandorlini e forse Gabriel Nunes per Ronaldo, se il brasiliano non recupererà dalla botta all’anca subita martedì sera. Davanti non giocherà Litteri e probabilmente toccherà a Soleri, poi bisognerà valutare se Gabionetta avrà sufficiente benzina sulle gambe per affrontare la seconda partita in cinque giorni.