Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cittadella, un brutto stop

La volata playoff Granata ko a Pisa con un rigore procurato ingenuamen­te da Paleari Nel finale il raddoppio di Marin. Il muro difensivo toscano frena l’esuberanza di Diaw

- Dimitri Canello

La serata era ricca d’insidie, ma si sperava che il Pisa avesse esaurito le sue cartucce in un arsenale che ha visto cadere al cospetto dei nerazzurri quasi tutte le big della Serie B 2019-2020. Dopo lo Spezia, all’arena Garibaldi cade invece anche il Cittadella, che esce sconfitto dalla contesa con un 2-0, che fotografa in modo spietato quanto accaduto sul terreno di gioco. Ossia, la capacità di sfruttare al meglio le occasioni degli uomini di Luca D’angelo, che costruisce le sue fortune attorno alla coppia centrale difensiva formata da Varnier e da Caracciolo.

Un autentico muro invalicabi­le, che si frappone a ogni tentativo granata, spegnendo persino gli ardori dello scatenato Diaw degli ultimi tempi. A decidere il faccia a faccia, un rigore causato ingenuamen­te da Paleari, che di solito non commette errori di valutazion­e simili e un contropied­e originato da una palla persa di Adorni. Ecco che, senza voler gettare addosso la croce a nessuno, il Frare visto col Perugia meritava probabilme­nte la riconferma, anche se i ragionamen­ti del post sono sempre conditi da molti «se» e «ma».

Il resto lo fa un gruppo che dà l’impression­e di avere un po’ il fiatone, aspetto comprensib­ile quando si gioca ogni quattro giorni. Adesso non resta che ricaricare il più in fretta possibile le batterie per Cittadella-crotone, che chiarirà probabilme­nte una volta per tutte se i granata potranno giocarsi la promozione diretta, oppure se dovranno accontenta­rsi di provarci per il quarto anno consecutiv­o attraverso i playoff. Poco si può rimprovera­re sotto il profilo dell’impegno alla squadra, che ha dato quanto poteva in un pomeriggio disgraziat­o.

Vittoria meritata, quella del Pisa, che passa 2-0 disputando una partita da applausi in difesa, rischiando praticamen­te nulla e attenta a sfruttare ogni varco in attacco. Prima occasione per il Cittadella al 16esimo, quando D’urso innesca Vita che a sua volta crossa per Diaw, ma l’attaccante granata non ci arriva per una frazione di secondo.

Il Pisa, che gioca una buonissima partita, si vede alla mezzora quando Marconi scatta sul filo del fuorigioco e costringe Paleari al tuffo plastico in derapata.

Poi, all’improvviso, ecco il vantaggio nerazzurro: Masucci se ne va, sembra allungarsi troppo la palla, ma Paleari stavolta stecca, abboccando alla caduta dell’attaccante del Pisa. Sul dischetto va Marconi, che non sbaglia e infligge il primo dispiacere alla porta del Cittadella dopo il lockdown.

Nella ripresa il tema tattico non cambia e si ricomincia con Marin al posto dell’ex Minesso,

dopo che nel primo tempo Masucci aveva fatto posto per infortunio a Fabbro.

Il Cittadella tiene alto il baricentro e ha un possesso palla quasi totale, ma Diaw sbatte contro il muro formato dall’ex Varnier e da Caracciolo e la punizione di Branca al 24’ si spegne fra le braccia dell’ottimo Gori.

Il Pisa non tira praticamen­te in porta, ma a cinque minuti dalla fine prima Fabbro sbaglia il colpo del ko e poi, nonostante Paleari che compie un vero miracolo, è Marin a mettere il pallone in fondo al sacco per il definitivo 2-0. A quel punto cala il sipario e il ko è realtà.

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L’allenatore Venturato assieme ai suoi giocatori al rientro in campo dopo la sosta tra il primo e il secondo tempo
(Lapresse) Volti tirati L’allenatore Venturato assieme ai suoi giocatori al rientro in campo dopo la sosta tra il primo e il secondo tempo

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