Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Urbs Picta da Roma due milioni per il dossier
Due mesi e mezzo fa, nel pieno della pandemia da coronavirus, l’assemblea annuale dell’unesco, prevista nella città cinese di Fuzhou dal 29 giugno al 9 luglio, è come noto stata rinviata a data da destinarsi. E in attesa di conoscere i giorni della nuova convocazione (a ottobre o più probabilmente a marzo dell’anno prossimo), Palazzo Moroni può contare su un importante contributo statale per promuovere, a livello internazionale, la candidatura di «Padova Urbs Picta» a patrimonio mondiale dell’umanità. L’altra sera, la Commissione Bilancio della Camera ha infatti espresso il via libera a un apposito stanziamento di due milioni di euro da inserire nel cosiddetto Decreto Rilancio che, tra domani e martedì, sarà convertito in legge. «Adopereremo questi soldi a 360 gradi. Cioè non solo per pubblicizzare la Cappella degli Scrovegni, gli affreschi di Giotto e gli altri cicli pittorici del Trecento presenti nella nostra città - ha commentato il sindaco Sergio Giordani, ringraziando (tra gli altri) il deputato del Pd, Alessandro Zan - ma anche per rilanciare tutta Padova dal punto di vista turistico».
Oltre agli Scrovegni, come forse si ricorderà, il dossier di «Padova Urbs Picta» è composto pure dalla chiesa degli Eremitani, dal Palazzo della Ragione, dalla Reggia Carrarese, dalla Basilica del Santo, dagli oratori di San Giorgio e di San Michele e dal Battistero del Duomo. E proprio qui, una decina di giorni fa, a margine della cerimonia per la conclusione del restauro, il soprintendente Fabrizio Magani ha espresso qualche perplessità (formale) sulla candidatura: «Il nome è un po’ complicato e non ha un grande appeal».