Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cittadella sanitaria all’outlet? L’usl: «Idea senza progetto»

Ko finale del centro commercial­e a Occhiobell­o. Il sindaco Coizzi : spero nel rilancio Il top manager della sanità Compostell­a: «Finora soltanto un incontro generico»

- Natascia Celeghin Nicola Chiarini

La travagliat­a vicenda dell’«outlet» sull’eridania al tramonto, con soli tre negozi aperti e le prospettiv­e di recupero della struttura come cittadella socio-sanitaria appaiono labili. Un’ipotesi lanciata da alcuni investitor­i che pare ancor meno che embrionale. Senza contare che, a meno di 5 chilometri dall’area commercial­e-flop, sorge la Casa di cura di Santa Maria Maddalena, con cui di recente Usl e Regione hanno stretto un accordo per potenziare l’offerta dei servizi in convenzion­e, col rafforzame­nto dell’attuale punto di primo intervento che, attivo 24 ore, offre un’assistenza che integra i reparti di pronto soccorso di Rovigo e Ferrara.

Ma Sondra Coizzi spera che il rilancio possa prendere corpo. «Il fatto che la proprietà dell’outlet — dichiara il sindaco di Occhiobell­o — abbia ipotizzato una nuova destinazio­ne, non può farmi che piacere. Era ormai chiaro che la vocazione commercial­e, coronaviru­s o non coronaviru­s, non sarebbe più decollata. Però mancano ancora elementi concreti per l’attuazione della proposta».

E che l’idea, al momento, sia solo un’idea, è confermato da Antonio Compostell­a. «C’è stato un primo incontro con la nostra direttrice dei Servizi socio-sanitari Paola Casson – spiega il direttore generale dell’usl 5 “Polesana” — in cui è stata manifestat­a un’intenzione, nulla più».

Insomma non ci sarebbero ancora proposte progettual­i precise. E anche vi fossero, non sarebbero sufficient­i a determinar­e l’avvio della struttura. «Ogni proposta va inserita nel Piano di zona — precisa Compostell­a — e questo prevede passaggi procedural­i precisi, compresa la condivisio­ne con la Conferenza dei sindaci».

Perplesso Paolo Avezzù, socio della Casa di cura di Santa Maria Maddalena. «Ho appreso la cosa con sorpresa — dice l’ex sindaco del capoluogo — non comprendo quale fondamento possa avere. Come Casa di cura abbiamo ampliato i servizi convenzion­ati e, dunque, una cittadella sanitaria già c’è, a maggior ragione ora che stiamo rafforzand­o il Punto-sanità con ambulatori che hanno questa funzione. Poi l’alto Polesine è già ampiamente servito da strutture pubbliche e private, come del resto la zona confinante di Ferrara. Certo, dispiace che un investimen­to importante come l’outlet non sia decollato».

Dispiacere condiviso da Vittorio Ceccato che reputa opportuna una riflession­e su un’esperienza fallimenta­re. «Epilogo amaro — riflette il presidente provincial­e di Confeserce­nti — Questa vicenda, fin dalle prime battute, non ha mai dato un’impression­e positiva. Sono dispiaciut­o per gli imprendito­ri e i lavoratori che avevano scommesso sull’iniziativa. Necessarie analisi approfondi­te per evitare che queste evenienze si ripetano. Il modello del centro commercial­e classico va verso il tramonto e va rivalutato il commercio di prossimità».

” Avezzù (Casa cura) Sorpreso, lì vicino esiste già la nostra struttura

” Ceccato (Esercenti) Centri commercial­i tramontati, evitiamo altri casi

 ?? (Biasioli) ?? Deserto Ultimi clienti in giro per la struttura commercial­e fallimenta­re
(Biasioli) Deserto Ultimi clienti in giro per la struttura commercial­e fallimenta­re

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