Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Frenata Cittadella Venturato tranquillo «Concesso poco»
A volerla dire tutta, è stato un turno di campionato da dimenticare. Il Cittadella, oltre alla sconfitta di Pisa, ha dovuto in serata metabolizzare pure la netta vittoria del Crotone sul Benevento e i successi di Pordenone e Frosinone, che si sono nuovamente fatte sotto. Anzi, vista la situazione negli scontri diretti, i granata sono scivolati al quarto posto, con il Pordenone terzo dietro alla «lepre» Crotone. Ora non resta che lo scontro diretto di venerdì al Tombolato per alimentare speranze concrete di chiudere la volata al secondo posto conquistando, dunque, la promozione diretta. A sei partite dalla fine, infatti, serve sbagliare il meno possibile, altrimenti bisognerà provare a conquistare la Serie A per il quarto anno consecutivo attraverso i playoff, che sarebbe comunque un ottimo risultato. Cosa non ha funzionato all’arena Garibaldi? Soprattutto l’attacco, con Diaw stretto nella morsa di Varnier e di Caracciolo, mentre Luppi ha costantemente girato a vuoto, risultando praticamente inoffensivo. Ma peggio di lui ha fatto De Marchi, ancora a secco nell’attuale stagione e parso inadeguato per un campionato di alta classifica. L’assenza di un partner offensivo di spessore per Diaw alla lunga si sta facendo sentire, nonostante tutte le rotazioni provate da Venturato. Il quale in sala stampa all’arena Garibaldi si è sfogato contro i giornalisti che mettevano in evidenza come non si fosse visto il miglior Cittadella: «Non ho visto un Cittadella contratto – ha tuonato l’allenatore - ho visto un Cittadella che ha giocato a calcio per tutti i 90 minuti. Abbiamo avuto tre occasioni da gol che non abbiamo sfruttato. Credo che il pari fosse il risultato più corretto, abbiamo regalato il secondo gol e abbiamo concesso molto poco». A vedere le cifre, invece, si scorge una statistica con 5 tiri in porta a 2 a favore del Pisa e delle due occasioni conquistate dal Cittadella una è accaduta a risultato acquisito in pieno recupero. Insomma, contro il Crotone servirà quello spirito di reazione che altre volte ha portato in dote grandi risultati. Sperando magari di evitare errori come quello di Adorni che venerdì ha regalato il secondo gol ai nerazzurri, risultando di fatto determinante ai fini del risultato finale.