Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vettorello va a Jesolo «Michelangelo-tino»
Lo chef delle star e il nuovo locale: pesce e fantasia
Gettare il cuore oltre l’ostacolo, in tempi in cui la ristorazione non ha certezze, ma solo orizzonti a breve. Eppure Tino Vettorello, volto noto della ristorazione trevigiana, da oltre dieci anni lo chef che confeziona pranzi e cene per star e cinefili alla Mostra del Cinema di Venezia, si è cimentato da qualche settimana in una nuova impresa: un ristorante nella pineta di Jesolo, a Cortellazzo, il «Michelangelo-tino», nel contesto dell’hotel & Residence Michelangelo dello Yachting Club. Terrazza con vista da sogno, grandi spazi all’aperto e un arredamento moderno, «conditi» con cucina di mare, tra piatti più ricercati, sperimentali e d’autore e le proposte dei piatti più classici della tradizione veneta. Con pesce che arriva ogni giorno fresco da Chioggia, Caorle e dalla Croazia. «Il periodo per la ristorazione non è facile – ammette Tino, che ha messo in pausa la proposta à la carte del suo ristorante «Tre panoce» per questo periodo, mantenendo viva però la parte banchetti – siamo sicuramente uno dei settori più castigati dalla pandemia. Il mio ottimismo mi ha fatto prendere il locale di Cortellazzo da un amico che non aveva più il coraggio di riaprire dopo la chiusura forzata. L’idea è semplice: in questo periodo se non hai locali con spazi all’aperto non vai da nessuna parte. Perché non provarci?». Ne è nato un locale che nei weekend fa il pieno di richieste. «Qui ho portato il pesce al 10% - racconta ancora Tino – sono nel mio elemento, nasco ristoratore di pesce. Offriamo un’ampia scelta di pesce crudo, con una cucina rivisitata. Per i primi, gli spaghetti. Poi l’astice blu, le catalane, le vongole, e alterno piatti gourmet ai classici: rombo, san piero. Per accontentare sia la clientela che va al ristorante per osare e chi cerca i gusti di una volta». Dici Jesolo e non puoi non pensare alla stella del nuoto Federica Pellegrini, che nella località balneare veneziana ospita un pezzo di cuore privilegiandola per le sue vacanze. Tino ha un sogno e non lo nasconde: «In questi giorni sto provando un risotto con una base ai frutti di bosco lavorato poi con piccoli pesci. Ho pensato alla Pellegrini mentre lo elaboravo e vorrei farglielo provare. È un’esplosione di energia e di potenza, con l’unione del riso e dei pesci. È in onore alla sua forza».