Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Auditorium e «Auto e moto d’epoca», due salvagenti per via Tommaseo «I partner ci sono, resta l’incertezza»

- Si.mo.

Non tutto è perduto. Due sono le principali ancore di salvezza alle quali la Fiera di Padova può tentare aggrappars­i per risalire la china finanziari­a: il centro congressi e Auto e moto d’epoca.

Il primo sarà inaugurato tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. «I lavori sono stati rallentati dal Covid ma finiremo comunque nei tempi previsti – rassicura Luca Veronesi, direttore di Padova Hall – Si tratta di un’opera dell’architetto giapponese Kengo Kuma con 3500 posti e 16 sale (modulabili per crearne di più piccole) per un totale di 3 mila metri quadrati. Puntiamo a fare 30 eventi con 10 mila persone il prossimo anno». Sempre che il Covid non colpisca ancora. «Ci sono già dei partner interessat­i e abbiamo ricevuto diverse richieste fino al 2023. Ma ancora non è detta l’ultima parola perché i partner internazio­nali di solito preferisco­no vedere l’opera terminata prima di prenotarsi quindi c’è ancora tempo» fa sapere Veronesi. Il centro congressi per il numero di posti farà posizionar­e Padova al quinto posto a livello nazionale nella classifica delle strutture. Le previsioni arrivano fino al 2024 quando, a pieno regime, i soci pubblici si aspettano di ospitare 70 eventi con 40 mila persone.

L’altro elemento che potrebbe aiutare la Fiera a risollevar­si e che, però, è ostaggio dell’andamento del virus, è Auto e moto d’epoca. L’esposizion­e è la più importante dell’anno ed è prevista tra il 22 e il 25 ottobre. Nel 2019 ha portato a Padova 130 mila visitatori da oltre 30 Paesi, numeri che, in caso di recrudesce­nza del coronaviru­s, potrebbero essere impensabil­i e anche pericolosi per la diffusione del virus stesso. «Siamo pronti a seguire i protocolli e ovviamente l’incertezza c’è – dice Veronesi – Il 30 per cento dei visitatori viene dall’estero e non sappiamo se per quei giorni le frontiere saranno aperte. Tuttavia abbiamo un riscontro positivo da parte degli espositori che potrebbero essere anche di più degli anni scorsi visto che nei primi sei mesi dell’anno non hanno potuto partecipar­e a nessuna fiera». La speranza è di portare a casa 3 milioni di fatturato nel 2020. A dare il via alle esposizion­i sarà Antiquaria Padova, dal 12 al 20 settembre, il primo evento in Fiera dopo il Covid (se non si conta il Pride Village).

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Centro congressi I piani: trenta eventi nel 2021
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Confermato Auto e moto d’epoca si farà

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