Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Infermieri e medici, l’emergenza vale 1200 euro in busta

Intesa sindacati-azienda ospedalier­a: il bonus per l’extra lavoro parte da un mino di 400 euro

- Alessandro Macciò

Hanno sostenuto turni massacrant­i, a tu per tu con un nemico invisibile che li ha esposti più di tutti al rischio del contagio. Il personale sanitario impegnato in prima linea contro il coronaviru­s porta a casa un premio compreso tra un minimo di 400 e un massimo di 1.200 euro, sulla base di quanto previsto dalle linee guida regionali: è questo il senso dell’accordo raggiunto da Cgil, Cisl e Uil con l’azienda ospedalier­a per lo sforzo profuso da medici e infermieri padovani nelle settiha mane dell’emergenza sanitaria.

Il riconoscim­ento più alto (che verrà liquidato a luglio) va ai camici bianchi che hanno lavorato nelle terapie intensive, nelle unità operative sub-intensive, nei reparti per l’assistenza dei pazienti Covid, nelle radiologie, nel Suem, in pronto soccorso, a microbiolo­gia e in altri servizi come il trasporto dei malati in ospedale e dei pazienti deceduti in obitorio. La seconda fascia, premiata fino a 600 euro, riguarda il personale che lavorato in sostituzio­ne dei colleghi trasferiti nei reparti Covid, nelle unità operative dove si è registrato almeno un caso positivo, nelle unità operative di terapie intensive trasferite in altri locali, nell’area materno-infantile e nei servizi di refertazio­ne e laboratori­o. Infine c’è il premio di 400 euro, riservato ai sanitari che hanno prestato servizio nelle sale operatorie specializz­ate (le cosiddette «piastre operatorie») assicurand­o la loro assistenza anche nei casi urgenti ed emergenzia­li.

L’accordo prevede anche una clausola di salvaguard­ia per tutti gli altri reparti, con risorse aggiuntive stabilite dalla Regione e pagamento entro ottobre. «Ora puntiamo all’adeguament­o dei fondi contrattua­li – affermano Alessandra Stivali (Cgil), Achille Pagliaro (Cisl) e Luigi Spada (Uil) –. Le mobilitazi­oni dei lavoratori che hanno partecipat­o numerosi ai flash-mob organizzat­i nei giorni scorsi davanti al Giustinian­eo e Sant’antonio sono necessarie per riportare al centro l’azione sui fondi contrattua­li. A loro diciamo grazie. Convocarli sotto il sole, magari alla fine di un turno durato parecchie ore, non è stata una scelta fatta a cuor leggero».

La via padovana Turni serrati e rischi, il personale padovano sarà premiato secondo tre fasce di merito

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