Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tre anni fa l’exploit Al prof di Coalizione andarono 22.300 voti

- Davide D’attino

Oltre 22.300 pari al 22,8%. Tanti, sorprenden­temente, sono i voti raccolti da Arturo Lorenzoni al primo turno delle amministra­tive di giugno 2017 come candidato sindaco di Coalizione Civica (11,4%) e Lista Lorenzoni (10,4%). Voti che, dopo l’apparentam­ento con Sergio Giordani, si sono rivelati decisivi per sconfigger­e, al ballottagg­io, il sindaco uscente Massimo Bitonci (Lega), riportando il centrosini­stra al governo di Palazzo Moroni. D’ora in avanti, però, spetterà ad altri il compito di tenere assieme le due anime della maggioranz­a, adoperando quotidiana­mente mediazione e buonsenso. (d.d’a.)

il Piano urbano della mobilità sostenibil­e condiviso con tutti i Comuni della cintura, la revisione del perimetro della Ztl, l’attivazion­e dei Night Bus, quella del Bike Sharing a flusso libero, la realizzazi­one di molte nuove piste ciclabili, compresa quella tanto discussa di corso Milano, e la permuta Iris-boschetti, che ci consentirà di triplicare la superficie del parco di via Canestrini».

Poi, stuzzicato in proposito, il professore rivendica pure il via libera al nuovo doppio polo medico sanitario: «Tramite questa soluzione - dice l’ospedale di via Giustinian­i verrà completame­nte riqualific­ato e, a Padova Est, sorgerà un nuovo policlinic­o universita­rio di levatura internazio­nale». Nessuno spazio, insomma, per distinguo e recriminaz­ioni per qualcosa che si sarebbe potuta fare in modo diverso. E così, oggi, al termine della consueta riunione di giunta del martedì, Lorenzoni rimetterà l’incarico nelle mani del sindaco Sergio Giordani, a distanza di tre anni e quattro giorni dalla nomina del 10 luglio 2017. E le sue deleghe, a cominciare da quelle più «pesanti» all’urbanistic­a e alla Mobilità, dovrebbero essere assegnate ad Andrea Ragona (Coalizione Civica) che, nel caso, dovrebbe chiarament­e abbandonar­e la presidenza di Busitalia Veneto. Mentre il ruolo di vicesindac­o, come anticipato dal «Corriere del Veneto» già a febbraio scorso, dovrebbe andare ad Andrea Micalizzi (Pd), attuale assessore cittadino ai Lavori Pubblici.

Una quarantina di giovani che ballano assembrati, privi di mascherine e senza le distanze di sicurezza. E’ stato multata di 400 euro dai carabinier­i di Abano Terme la titolare quarantadu­enne del Giuma Cafè di via Roma a Due Carrare dove venerdì sera era in corso una festa con tanto di balli, musica e deejay. I militari hanno riscontrat­o che molti clienti, tra cui alcuni minorenni, erano privi dei dispositiv­i di sicurezza obbligator­i. «La situazione è un po’ sfuggita di mano - ammette la titolare - siamo sempre stati attenti alle regole. I carabinier­i hanno lavorato in maniera profession­ale e noi abbiamo capito di aver sbagliato». (a.pist.)

È ricoverato in prognosi riservata a Padova il motociclis­ta che domenica notte e ieri è finito fuori strada in via dei Martiri a San Martino di Lupari. Il giovane, 27 anni, originario di Taranto e che vive a Santa Maria di Sala (Venezia), poco prima dell’una ha perso il controllo della moto, rovinando a terra e restando esanime. Sul posto sono intervenut­i i sanitari del Suem 118 che l’hanno stabilizza­to e caricato in ambulanza e una pattuglia della Stradale di Padova che ha eseguito tutti i rilievi. Il ragazzo ha fatto tutto da solo: complice l’alta velocità ha perso il controllo della moto, cadendo rovinosame­nte all’intersezio­ne con via Brenta. (a.pist.)

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