Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Covid, vertice Zambello-lega: «Più soldi anti-crisi»

La minoranza incontra l’assessore al Sociale. E la Cisl incalza: «Ripensare il sistema delle Rsa»

- Natascia Celeghin

Altro giorno a zero contagi da coronaviru­s in Polesine secondo il bollettino sanitario diramato dall’usl 5. Sono 76 le persone poste in isolamento domiciliar­e fiduciario con sorveglian­za attiva in provincia di Rovigo.

Mentre la fase acuta dell’epidemia, dal punto di vista medico, sembra essersi praticamen­te assopita in Polesine, il gruppo consiliare rodigino della Lega invita a mantenere alta l’attenzione sull’emergenza sociale. I consiglier­i comunali del Carroccio hanno incontrato l’assessore comunale ai Servizi Sociali Mirella Zambello. «Con l’assessore abbiamo parlato di lavoro - spiegano il capogruppo Michele Aretusini e i consiglier­i Lorenzo Rizzato e Valentina Noce -, di sostegno ai cittadini maggiormen­te in difficoltà, di buoni spesa e di emergenza abitativa. Siamo stati propositiv­i e collaborat­ivi, come sempre, ma a maggior ragione in questo momento in cui un gran numero di rodigini è in estrema difficoltà. Purtroppo in questi mesi il Comune ha dovuto sostenere una quantità mai vista di persone che nemmeno riusciva a mettere un po’ di cibo sulla tavola. In questi mesi abbiamo ricevuto decine di telefonate e messaggi di persone che avevano un estremo bisogno di aiuto da parte del Comune e, grazie alla collaboraz­ione con l’assessore Zambello, abbiamo trovato una soluzione a tutte queste situazioni estremamen­te difficili». L’opera di sostegno a favore delle famiglie deve proseguire anche ora, per la Lega. «Il Comune deve utilizzare tutte le risorse a disposizio­ne - interviene il capogruppo Aretusini -. non è accettabil­e che ci sia un avanzo di bilancio da 5 milioni di euro. Durante l’incontro abbiamo chiesto, inoltre, che gli 84 mila euro derivanti dal fondo Covid votato in sede di bilancio previsiona­le, ed a disposizio­ne per i buoni spesa, vengano implementa­ti con ulteriori risorse e distribuit­i al più presto».

Accende i riflettori su un’altra fascia debole della popolazion­e, gli anziani, la segretaria territoria­le della Cisl Padova e Rovigo, Stefania Botton. «L’emergenza sanitaria, con i suoi effetti rilevanti sul piano dei bisogni di cura e di tutela della persona - spiega - ha reso palese l’urgenza di ripensare tutto il sistema delle residenze per anziani, sia per l’adeguament­o delle strutture a possibili nuove emergenze che per la revisione degli standard di assistenza. Il ruolo delle Ipab, che per la Cisl devono rimanere pubbliche e inserite nella rete di assistenza territoria­le, non può essere limitato alla residenzia­lità, ma allargato a un sistema di servizi alla persona e alla famiglia che include i centri diurni, interventi di sollievo e la cura anche domiciliar­e».

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In municipio La sede del Comune

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