Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Asm perde l’ultimo uomo di Bergamin
Duò cede a Trabiello Gradassi, segretario Pd, il timone della società comunale. La trattativa con Gaffeo
L’ultimo uomo di Massimo Bergamin esce di scena. Alessandro Duò lascia con un anno di anticipo il timone di Asm, la società multiservizio di totale proprietà del Comune di Rovigo, per cederlo a Giuseppe Traniello Gradassi, attuale segretario provinciale del Pd e già vicepresidente della Spa di via Dante.
L’addio del 36 enne Duò, nominato nel 2016 dall’ex sindaco leghista, sarebbe frutto di accordo con l’attuale primo cittadino Edoardo Gaffeo che, dopo aver minacciato la revoca, ha concordato un’uscita graduale, anche per evitare contenziosi. Opzione gradita allo stesso Duò, impegnato in una fase molto difficile della sua vicenda di imprenditore. Lo scorso febbraio ha dovuto fronteggiare il fallimento, dichiarato dal tribunale di Venezia, della «Ecoal Srl.» di Chioggia, l’azienda di raccolta rifiuti di proprietà della famiglia che operava nei Comuni padovani di Montegrotto Terme, Rubano, Galzignano Terme, Torreglia, Rovolon, Mestrino e Teolo. Tecnicamente si è trattato di un auto fallimento, ovvero del ritiro della domanda di concordato in continuità aziendale che era stato presentato nell’ottobre 2018 per tentare il risanamento societario. I circa 300 addetti di Ecoal sono stati sistemati altrove con le cessioni di ramo d’azienda. Ecoal aveva cessato di essere operativa dall’estate del 2018, e ormai era attivo solo il noleggio dei mezzi rimasti.
Nonostante la giovane età, Duò non è un amministratore di primo pelo e, da ex segretario dei giovani di Forza Italia aveva sempre sottolineato di essere un tecnico. Traniello Gradassi conferma il passaggio di testimone, ma non aggiunge altro. «Obiettivi e priorità - spiega - saranno ufficializzati d’intesa con il sindaco Gaffeo».
Al nuovo presidente, con ogni probabilità, toccherà un ruolo ponte, per preparare il terreno al nuovo vertice, in attesa della scadenza dell’attuale in cui siedono Virna Riccardi (Partito Democratico) e Pierfrancesco Munari (Lega).
Asm nel tempo ha ceduto tutti i settori rifiuti ed energia, mantenendo in seno alla società madre servizi meno redditizi, ma indispensabili come verde pubblico, onoranze funebri, servizi cimiteriali, farmacie, parcheggi.
In ogni modo, il nome di Traniello Gradassi, alla fine prescelto da Gaffeo, non sarebbe stato il solo in lizza. Nella rosa ci sarebbero stati anche Gianni Nonnato, già segretario del Psi ed ex assessore provinciale, e Paolo Scalabrini, considerato vicino al Prc e già in Cda di Asm tra il 2007 e il 2012.