Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Quando la spiaggia è tra le rive di un lago

Picnic, camping, passeggiat­e, pesca sportiva. Dalle Dolomiti al Garda le alternativ­e al mare

- Francesco Verni

Per chi ama la natura, l’acqua e il sole, alle spiagge (più o meno) affollate del litorale marino c’è un’alternativ­a che in quest’estate di timori e divieti sta diventando tendenza: una gita al lago. Il Veneto, tra bacini di grande volume e piccoli gioielli, offre ai vacanzieri tantissime possibilit­à di scelta. Impossibil­e non iniziare dal lago di Garda la cui sponda veronese offre alcune delle spiagge più gettonate. Tra i luoghi più isolati ma impreziosi­to da scorci magici c’è la Spiaggia delle Sirene a Garda, all’interno del Parco delle Sirene. Tra freschi uliveti e alti cipressi, qui si può prendere il sole con in mano un cocktail servito dal bar della spiaggia. Altro must del Garda è Malcesine che permette di fare il bagno alla vista del castello medioevale e del Monte Baldo. Se poi si cerca una spiaggia sabbiosa e morbida per passeggiat­e in relax la meta è più a Sud, a Lazise, ideale per chi ama il camping. A due passi da Vittorio Veneto, Treviso, e collegati tra loro da un piccolo istmo, si trovano i due specchi d’acqua del lago di Lago e il lago di Santa Maria. I due bacini di origine glaciale offrono prati con aree attrezzate per un picnic, luoghi dove fare il bagno e altri dedicati alla pesca sportiva. Da non perdere una vista al Parco Archeologi­co didattico del Livelet con il villaggio di palafitte ricostruit­o in riva al lago, in un ambiente naturale simile a quello del passato più lontano.

L’estensione, di quasi otto chilometri quadrati, lo rende il secondo più grande lago del Veneto e il primo della provincia di Belluno. Il lago di Santa Croce in Alpago, in estate è la meta ideale per i vacanzieri che vogliono riposarsi sulle spiagge o sui prati e cercare nell’acqua un po’ di refrigerio, ma è altrettant­o famoso per lo sport. Grazie al vento che spira da Sud verso Nord nel pomeriggio, è tra i più amati da

windsurfis­ti e velisti che escono in località Poiatte e tra i kiters nella zona Nord.sempre nel Bellunese, nel Cadore, c’è il lago di Calalzo, immerso nei boschi, che ogni anno attira migliaia di visitatori per le spiagge come quella di Miralago a Pieve e quella nelle vicinanze del ponte Vallesella. Se anche qui si pratica windsurf e si può andare in canoa, impossibil­e non visitare l’adiacente Area naturalist­ica termale archeologi­ca di Làgole, con una ventina di sorgenti termali, ritenuta sacra dal VI sec. a.c. fino al IV dopo Cristo. Il più grande, il laghetto delle Tose, era frequentat­o dalle ragazze del posto, che immergendo­vi avrebbero ricevuto benefici per la bellezza.

Salendo di quota e arrivando a 1754 metri di altitudine, il Cadore regala lo spettacolo naturale del lago di Misurina. Famoso come meta per chi soffre di disturbi respirator­i, nella «Perla delle Dolomiti» si può fare il bagno (solo per chi ama l’acqua fredda). Tutt’intorno allo specchio d’acqua si ammirano le Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo, raggiungib­ili dal lago attraverso escursioni. L’itinerario si conclude sulle sponde del lago di Mis a Sospirolo, immerso nel parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi: qui è d’obbligo farsi tentare da una gita in canoa a pelo d’acqua.

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Il lago del Mis, in provincia di Belluno: nei laghi è possibile praticare sport Molte sono anche le occasioni gastronomi­che
In canoa Il lago del Mis, in provincia di Belluno: nei laghi è possibile praticare sport Molte sono anche le occasioni gastronomi­che

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