Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Tre giorni in carcere in Bielorussia»
Bielorussia, video del giornalista-militante: «Io, brutalmente arrestato»
Claudio «Clod» Locatelli, reporter free lance bergamasco di origine ma padovano d’adozione, dai tempi dell’università racconta la sua odissea in Bielorussia, arrestato e salvato dall’ambasciata italiana.
«Se mi state ascoltando, sono appena stato liberato dall’ambasciata italiana a Minsk dopo un grande sforzo di lavoro dei diplomatici. La situazione qui è drammatica. La polizia militare Bielorussa mi ha lasciato 3 giorni in una cella. Non mangio da 60 ore ma sto bene». Un video di quasi 3 minuti apparso ieri poco dopo mezzogiorno su Facebook ha svelato le ultime vicende di Claudio «Clod» Locatelli, reporter free lance bergamasco di origine ma padovano d’adozione, dai tempi dell’università. Il giornalista, sia pure brevemente, ha raccontato il suo arresto mentre stava lavorando nel bel mezzo delle proteste dopo le elezioni bielorusse. A urne chiuse nel paese si è scatenata la rivolta con manifestazioni contro l’ennesima conferma di Aleksandr Lukashenko, che dal 1994 mantiene il potere. La tornata elettorale vinta con l’80% dei voti, considerata da molti una farsa, è valsa il sesto mandato al presidente. Secondo alcune stime, la ribellione è costata centinaia di feriti e diversi reporter sono finiti in manette. Tra questi, proprio Locatelli, uno abituato a muoversi in situazioni di crisi internazionali come nel 2017, quando si è arruolato nelle fila del battaglione internazionale Ypg per combattere contro l’isis a Tabqa e Raqqa. «La situazione qua a Minsk è esplosiva, parlerò di tutti i dettagli quando tornerò in Italia e sarò in sicurezza. Il contatto diretto che ha intermediato nel momento in cui mi hanno confinato alla stazione di Polizia ha permesso la liberazione. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Mentre seguivo le questioni che stanno avvenendo nel Paese sono stato brutalmente arrestato. Dopo 3 giorni senza cibo e con pochissima acqua adesso sono libero».
Contattato anche successivamente, Locatelli si è limitato a ribadire come fino a
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La situazione qua a Minsk è esplosiva: stavo seguendo le proteste nel Paese e mi hanno incarcerato Libero grazie allo sforzo dei diplomatici
quando non sarà sul volo aereo che lo riporterà in Veneto non rilascerà altre dichiarazioni.
Il giovane, che ha un chiaro orientamento politico a sinistra e si definisce un «giornalista-combattente», durante il lockdown per l’emergenza Covid è stato promotore, insieme ai volontari del quartiere Palestro, di una colletta alimentare che ha consentito di distribuire pacchi di pasta e una copia della Costituzione a 356 famiglie della città, oltre a 50 mila euro in buoni spesa in accordo con il Centro Servizi Volontariato e con i servizi sociali del Comune. In occasione delle ricorrenze per il 25 aprile i volontari avevano dedicato l’iniziativa di solidarietà - che ha fatto parte della più ampia rete di «Per Padova noi ci siamo» - a Lorenzo Orsetti, il compagno «Orso», antifascista e combattente toscano anti-isis ucciso in Siria nel 2019.