Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aggredisce un bimbo e scappa in bici Tam tam sui social, caccia al maniaco
Un ragazzino di 10 anni è stato vittima del raptus di uno sconosciuto
Avvicinato in strada da uno sconosciuto che lo ha poi spinto violentemente, facendolo cadere dalla bicicletta. È quanto sarebbe accaduto a un bimbo di appena dieci anni, ieri mattina, in vicolo Casette a Carbonera, nel Trevigiano. Il piccolo è rimasto lievemente contuso.
Un fatto gravissimo, che sta suscitando grande preoccupazione in paese. I genitori hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri che stanno ora cercando di identificare l’aggressore. Il fatto si sarebbe verificato mentre il bimbo era da solo, in sella alla sua bicicletta e stava pedalando lungo vicolo Casette.
Secondo quanto ha raccontato, prima ai genitori e poi ai carabinieri, sarebbe stato affiancato da un uomo di circa 60 anni, con la barba bianca che indossava una felspaventato pa con il cappuccio calato sulla testa. Lo sconosciuto in sella a una bicicletta di colore nero, si sarebbe avvicinato al piccolo e gli avrebbe chiesto: «Come stai?». Simulando di conoscerlo.
E prima che il bambino potesse rispondere, lo avrebbe spinto violentemente, facendolo cadere a terra. Per poi allontanarsi pedalando velocemente, lasciando il piccolo ferito e spaventato. Un gesto gratuito, violento e immotivato che ha spaventato molto il bambino. Il piccolo è corso a casa, con un braccio e una mano sanguinanti, in lacrime. E ha raccontato tutto alla mamma.
Il papà è corso fuori casa, cercando lo sconosciuto ma non ne ha trovato traccia. «È stato lui stesso a volere che andassimo in caserma per denunciare l’accaduto. Si è molto. È tornato a casa ferito e mi ha raccontato tutto. È un bambino sincero, mio figlio non mi racconta le bugie» ha scritto la mamma in un post sul gruppo Facebook «Sei di Carbonera se…».
Un messaggio scritto pubblicamente per mettere in allerta gli altri genitori sulla presenza di uno sconosciuto che si aggira in paese e che aggredisce i bambini. La mamma e il papà del piccolo non si sono limitati alla denuncia sui social, ma hanno fatto una segnalazione ai carabinieri che stanno ora indagando e stanno cercando di ricostruire quello che sembra il gesto di uno squilibrato.
I militari stanno lavorando sulla descrizione fornita dal bambino e stanno cercando di acquisire le immagini delle telecamere installate lungo la strada in cui si sarebbe verificato l’episodio e nella zona circostante. La speranza è che gli occhi elettronici abbiamo ripreso il passaggio dello sconosciuto subito prima o subito dopo l’aggressione al piccolo ciclista e che, grazie a quelle, sia possibile identificarlo.
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La mamma Il mio bimbo non mi dice le bugie. È tornato a casa ferito a un braccio e a una mano