Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’attacco dei commercian­ti al piano per la nuova Ztl «Adesso aggrava la crisi»

Bertin: «Intervento ormai vecchio». Ragona: «Non si torna indietro»

- G.F.P

Sembrava tutto molto chiaro e ben definito. Sembrava, appunto: dopo l’annuncio relativo alle prossime tappe relative alla realizzazi­one della nuova zona a traffico limitato di Padova, c’è chi sbotta e protesta, senza peraltro usare mezzi termini. Non il primo che passa: è Patrizio Bertin, presidente di Ascom, ovvero la più forte organizzaz­ione dei commercian­ti. Parla

della futura Ztl come di «un intervento vecchio, pensato in epoca pre-covid e dunque non proprio prioritari­o, anzi con ogni probabilit­à persino dannoso: così facendo non si favorisce di certo la ripresa delle attività». Calcando poi ulteriorme­nte la mano: «Io resto sempre dell’idea che gli “effetti-annuncio” abbiamo una sorta di carica virale dirompente: la gente non distingue se la zona a traffico limitato è già in funzione o lo sarà tra un anno. Nel dubbio, già oggi rinuncia a venire in città perché non si sa mai». In poche parole Bertin storce il naso per la scelta di tornare su un argomento come la Ztl «nel bel mezzo di un difficilis­simo ritorno alla normalità», passando la palla al Comune e al diretto interessat­o dalla critica. Vale a dire Andrea Ragona, neoassesso­re alla mobilità e alla viabilità, che non più tardi di lunedì aveva tracciato la marcia di avviciname­nto alla zona a traffico limitato: a ottobre i vincitori del bando per l’installazi­one della nuova tecnologia di controllo degli accessi, entro fine anno l’inizio dei lavori e tra marzo e aprile 2021 l’accensione definitiva dei varchi, che saliranno a 33. Non è però l’unica novità: l’idea è quella di suddivider­e l’attuale Ztl in due parti, una «Oro» più centrale che rimarrà chiusa agli sprovvisti di permesso per tutte le 24 ore e una «Argento» più esterna. Tra le preoccupaz­ioni maggiori di Patrizio Bertin sembrano esserci le tempistich­e, tanto dell’annuncio quanto dell’attivazion­e della nuova zona a traffico limitato a cerchi concentric­i, e per quanto riguarda l’ultimo aspetto Andrea Ragona chiarisce subito: «Prima ancora del mio arrivo è stata bandita una gara sulle nuove telecamere, gara peraltro in fase di aggiudicaz­ione e che quindi non si può bloccare e che comunque non avrebbe senso fermare».

L’assessore, inoltre, non ci sta nel sentire Bertin insinuare che si tratta di «scelte che hanno più il sapore dell’ideologia che non delle evidenti necessità di una città che sta già soffrendo molto per la contrazion­e dei consumi», e risponde a tono: «Per quanto riguarda l’impostazio­ne della futura Ztl è frutto della mediazione proprio con i commercian­ti e del grande lavoro fatto in merito da Arturo Lorenzoni. Tutti hanno partecipat­o ai tavoli e la soluzione non è certo stata calata dall’alto. Buttare a mare tutto sarebbe sbagliato e controprod­ucente. Con l’assessore Bressa a settembre incontrere­mo le associazio­ni di categoria per parlare a 360 gradi di tutto. Siamo già al lavoro per fare dei ragionamen­ti di insieme su parcheggi e viabilità. La Prandina? Fa parte di questo piano, sarebbe sbagliato ragionare per compartime­nti stagni».

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Uno dei varchi attuali della Ztl Nelle due foto piccole: da sinistra, Patrizio Bertin, presidente Confcommer­cio Padova, e l’assessore Andrea Ragona
Accesso limitato Uno dei varchi attuali della Ztl Nelle due foto piccole: da sinistra, Patrizio Bertin, presidente Confcommer­cio Padova, e l’assessore Andrea Ragona
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