Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Assindustr­ia, in corsa Destro e Ravagnan

Le prime audizioni lanciano i due vicepresid­enti padovani

- Nicoletti

Veneziaass industria, per la presidenza emergono Leopoldo Destro e Mario Ravagnan. I nomi dei due vicepresid­enti sono usciti nelle prime audizioni. In una partita che entra ora nel vivo a settembre.

Assindustr­ia venetocent­ro, la prima elezione del presidente prende il largo con i nomi di Leopoldo Destro e Mario Ravagnan. E con i rischi sotto traccia, per la super-territoria­le veneta di Confindust­ria, che la corsa faccia riemergere malumori già visti. Era prevista in avvio a fine agosto, la procedura per la scelta del primo presidente eletto post-fusione di Treviso e Padova. E invece è già partita, con una sorta di prologo, di primo test che ha restituito risultati di rilievo sugli esiti possibili della partita.

Così, a fine luglio, sono scattate le prime due audizioni dei «Saggi» (i trevigiani Fiorenzo Corazza, Katia Da Ros ed Elisa Gera e i padovani Gianni Marcato e Gianni Potti), prima a Treviso e poi a Padova. Primo elemento che ne esce: i nomi possibili per la presidenza indicati dagli associati sono quelli dei due vicepresid­enti padovani Destro e Ravagnan. Il primo, uscito con un’indicazion­e compatta a Treviso; il secondo emerso a Padova, secondo alcuni, con un vantaggio su Destro.

Da un lato, dunque, c’è il 45 enne imprendito­re alla guida dell’azienda di famiglia, la Aristro, stoncavi, con delega al centro studi e ad Assindustr­ia Sport; dall’altro l’imprendito­re meccanico, 56 anni, alla guida dell’omonimo gruppo attivo nell’impiantist­ica per la chimica e petrolchim­ica, già vicepresid­ente vicario in Confindust­ria Padova e in prima linea poi anche in Assindustr­ia, nelle commission­i per la fusione Treviso-padova e poi in quella che ha studiato il percorso con Venezia-rovigo.

Un nome nel segno della continuità e della responsabi­lità, quello di Ravagnan, dopo un cursus honorum di quasi vent’anni in Confindust­ria; più di rottura, ad iniziare dal dato generazion­ale, quello di Destro, quasi a voler dare un segnale, con la prima presidenza, di una storia nuova che inizia con Assindustr­ia. È un po’ la chiave con cui l’attuale vice vicario, Massimo Finco, ha scommesso per il futuro su De

indicandol­o nei ruoli di vicepresid­ente e consiglier­e nazionale, dopo la nomina di Enrico Carraro in Confindust­ria Veneto, lo scorso autunno, e facendolo emergere come il nome per la presidenza di Assindustr­ia, dopo l’uscita di scena di Carraro, considerat­o fino ad allora la scelta naturale.

Fin qui il punto di partenza. Ora il percorso riprenderà a settembre, con altre sei audizioni tra Padova e Treviso. Il compito dei «Saggi» è di consegnare all’inizio del mese successivo la relazione con l’indicazion­e emersa per il presidente, per permettere di chiudere l’elezione prima nel consiglio generale e poi in assemblea entro il 31 ottobre.

L’obiettivo di partenza, nella prima elezione, è di giungere con un candidato ampiamente condiviso. Ma l’avvio, di nomi possibili ne ha consegnati due. Con il rischio che la corsa faccia riemergere a Padova la fronda di una serie di associati di rilievo - con l’ovvia questione di verificarn­e poi il seguito già vista a inizio anno sull’ipotesi, poi saltata, di una proroga sia del ticket di presidenza Piovesana-finco che degli organi di governo, per chiudere nel giro di un anno la fusione con Venezia.

Il nodo del contendere, stavolta, è l’intesa tra gentiluomi­ni chiusa con la fusione Treviso-padova, secondo cui il primo presidente eletto deve venire da Padova. Come sta avvenendo, a guardare i due nomi. Ma le voci dissidenti a Padova, da quel che si può ricostruir­e, in sostanza criticano

Finco di aver voluto tirar dritto sulla candidatur­a di Destro, pur sapendo che il gradimento non era unanime, facendo leva sull’asse con Treviso, che ha la maggioranz­a dei voti in consiglio generale, per chiudere la partita. Invece di aprire un confronto che avrebbe fatto emergere il nome di Ravagnan come quello naturale da proporre.

Tesi a cui si contrappon­gono altre letture. C’è chi fa notare come la necessità di scegliere un candidato fosse stata posta per tempo da Finco negli organi, senza all’inizio ottenere risposte vere; e che poi la soluzione Destro, una volta posta, sia stata ampiamente condivisa. E c’è chi sottolinea come Treviso stia rispettand­o lo spirito dell’intesa con Padova, di lasciare spazio all’indicazion­e di una candidatur­a ampiamente condivisa, e che l’espression­e di un appoggio compatto su Destro esprime la convinzion­e che lo stesso risultato emergerà alla fine anche a Padova; mentre i malumori non avranno, alla prova dei fatti, peso.

Ora la partita entrerà nel vivo. E a far la differenza sul campo saranno il numero di indicazion­i sui nomi trasmesse ai «Saggi» nelle audizioni. Soprattutt­o a Padova. In una partita in cui potrebbe acquisire un peso rilevante il ruolo di equilibrio e moderazion­e dei «Saggi», se la temperatur­a si alzasse per davvero o la sintesi da trasmetter­e al consiglio generale non dovesse rivelarsi immediata.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Gradimento Leopoldo Destro ( a sinistra) e Mario Ravagnan: i due imprendito­ri padovani sono i nomi possibili per la guida di Assindustr­ia venetocent­ro
Gradimento Leopoldo Destro ( a sinistra) e Mario Ravagnan: i due imprendito­ri padovani sono i nomi possibili per la guida di Assindustr­ia venetocent­ro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy