Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Che cosa resta del caso Pandolfi e il futuro del VIMM
Il professor Franco Pagano, presidente della fondazione per la ricerca Avanzata che gestisce il VIMM, Veneto Institute of Molecular Medicine, ha replicato il 4 agosto ad un’intervista al Corriere del veneto del Scientific advisory board (Sab) dimissionario dal VIMM sulla vicenda riguardante la proposta nomina a nuovo direttore scientifico del professor Pier Paolo Pandolfi. Pandolfi è uno scienziato di fama mondiale, ha ottenuto risultati importanti nell’ambito dell’oncologia molecolare, che hanno contribuito a trovare rimedi efficaci contro alcune importanti neoplasie. È quindi comprensibile l’entusiasmo del professor Pagano quando si è profilata la possibilità di avere Pandolfi, che tutti ritenevano solidamente stabilito all’università di Harvard, dove era a capo di ben due centri di ricerca sul cancro, come nuovo direttore scientifico del VIMM. La fervente adesione dell’interessato all’offerta del professor Pagano non ha fatto che rafforzare le aspettative positive per questo insperato ritorno di un’eccellenza scientifica di tale livello, a tanto maggior lustro del VIMM e dell’università patavina. Purtroppo, questo comprensibile entusiasmo ha indotto il professor Pagano a sottovalutare una serie di notizie, dapprima apparse in rete, e quindi confermate sia dal Sab sia da scienziati autorevoli del VIMM, secondo cui il professor Pandolfi già da un anno era stato allontanato da Harvard per molestie sessuali su una sua giovane collaboratrice, provate da documenti inoppugnabili. Inoltre, il professor Pandolfi è tuttora sotto investigazione per sospette plurime contraffazioni di dati sperimentali pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali. Purtroppo il professor Pagano non ha preso in considerazione adeguata queste evidenze, liquidandole come «fandonie». Invece era tutto vero, e questo ha creato un enorme pasticcio istituzionale culminato con le dimissioni in blocco del prestigioso Sab, atto grave e senza precedenti che i giornali hanno ripreso, confermando in pieno i fatti riguardanti Pandolfi e già riferiti alla presidenza del VIMM, e infine determinando il provvidenziale blocco della nomina del professor Pandolfi. Faccia dunque ammenda il professor Pagano, per il suo agire entusiasticamente imprudente, e prenda in considerazione, anche per la sua veneranda età, il consiglio del Sab di assumere la posizione, prestigiosa ed importantissima, di presidente emerito, senza compiti gestionali diretti. Tutti auspicano che il VIMM superi questa fase critica e riprenda ad operare nel segno di una trasparenza gestionale che riporti serenità e rimetta l’istituto nelle mani degli scienziati che ne sono i protagonisti.
* Professor Massimo Zeviani, the Clinical school, università di Padova, dipartimento
di Neuroscienze, VIMM