Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

E i rimborsi dei consiglier­i restano sui conti

Ciambetti: «Non era possibile predisporr­e un provvedime­nto ad hoc»

- di Gloria Bertasi

Durante il lockdown hanno fatto donazioni alla Regione ma i rimborsi a forfait (4.500 euro per l’attività istituzion­ale) erogati ai consiglier­ei regionali nonostante consiglio e commission­i fossero in streaming non sono stati restituiti, come caldeggiat­o da Zaia.

Qualcuno ha fatto donazioni a titolo individual­e, alcuni ci stanno pensando, altri invece hanno agito come gruppo consiliare. Ma i rimborsi, quelli elargiti a forfait dalla Regione per l’esercizio del mandato (4.500 euro al mese, esentasse) a ciascun consiglier­e regionale ed erogati anche durante il lockdown quando spostarsi era praticamen­te impossibil­e, al momento sono rimasti nei conti correnti dei beneficiar­i. Nonostante lo stesso presidente Luca Zaia abbia perorato la causa della restituzio­ne di quella parte della paga da consiglier­e. A far esplodere il caso, a fine luglio, era stato il Movimento 5 Stelle che aveva chiesto ai colleghi se non fosse il caso di rinunciare a quella voce dello stipendio, magari solo in parte. Tra l’8 marzo e il 18 marzo, quando appunto Palazzo Ferro Fini ha lavorato in «smart» con commission­i e sedute di consiglio esclusivam­ente in streaming, il rimborso forfettari­o è comunque stato pagato ed è costato alle casse pubbliche circa mezzo milione di euro. A quasi tre settimane di distanza dalle polemiche, la situazione non è cambiata e i 4.500 di forfait non sono tornati nelle casse della Regione.

«Abbiamo fatto tutte le verifiche del caso e non era possibile predisporr­e un provvedime­nto per la restituzio­ne dei rimborsi - spiega il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti -. Ho potuto solo intervenir­e con una “moral suasion”, ossia spingere in tal senso. Ma i gruppi Lega e Lista Zaia tra marzo e aprile hanno fatto bonifici a favore dell’emergenza Covid19 al conto corrente regionale, donazioni dai mille euro in su e tutti i gruppi si stanno organizzan­do». Inoltre, sottolinea Ciambetti, non è proprio vero che nessuno si è spostato dalla propria abitazione durante il lockdown: «Ho dato diverse autorizzaz­ioni a girare - conclude - per attività istituzion­ali di verifica e controllo della situazione».

Ad aprile, anche il gruppo M5S ha versato fondi per la gestione dell’emergenza: «Abbiamo fatto una donazione di 50 mila euro e abbiamo ancora fondi in cassa: dobbiamo solo decidere cosa fare dice Erika Baldin, consiglier­e in corsa per un secondo mandato in Regione -. Inoltre, ogni nostra spesa viene rendiconta­ta ed è, per questo, motivata da ciascuno». E, quindi, la questione del forfait non si pone. «Abbiamo dato molto e daremo ancora», continua Baldin.

Anche Lega e Lista Zaia sono dell’idea di aver già fatto molto, in termini economici, per sostenere gli interventi anti-covid del Veneto. «Non esiste un provvedime­nto ufficiale per la restituzio­ne dei rimborsi - premette la capogruppo della Lista Zaia Silvia Rizzotto - e nemmeno lo è stato chiesto da chi ha fatto polemica, detto questo noi un mese fa abbiamo restituito tutta la somma data per il funzioname­nto dei nostri due gruppi: 950 mila euro erogati per cinque anni di attività e ciascuno di noi ha fatto donazioni». Sul fronte dell’opposizion­e, «alcuni hanno già dato qualcosa all’inizio - dice il capogruppo del Pd Stefano Fracasso - ognuno ha agito per sé non essendoci un provvedime­nto per tutti, è un’azione volontaria». Un quadro di quanto si stato versato «però non c’è».

All’interno del Gruppo Misto, la linea adottata - fa sapere il capogruppo Piero Ruzzante - è di restituire quantomeno parte del forfait, quello cioè che concerne le spese per gli spostament­i in automobile, non avvenuti tra marzo e maggio. «Chiederò di quantifica­rle - dice -. È corretto ridare ciò che riguarda quei mesi, io personalme­nte pensavo di devolvere la cifra alla Protezione civile nazionale, preferisco così. Poi ognuno del Gruppo Misto, che riunisce anime politiche diverse, darà a chi ritiene più opportuno, in libertà». Forza Italia, infine, ha deciso per la strada della restituzio­ne come caldeggiat­o dal presidente Zaia: «Lo stiamo facendo in questi giorni - sottolinea il capogruppo Maurizio Conte -. A breve avremo concluso le operazioni».

I gruppi Lega e Lista Zaia tra marzo e aprile hanno fatto bonifici dai mille euro in su alla Regione

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Il consiglio regionale riunito a Palazzo Ferro Fini per una seduta pre-covid
In seduta Il consiglio regionale riunito a Palazzo Ferro Fini per una seduta pre-covid

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