Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Angela, il cerchio si stringe Sospettato in caserma
L’appello del primo cittadino: «L’investitore confessi». Stasera la fiaccolata, venerdì i funerali
Si stringe il cerchio attorno al pirata che ha investito e ucciso ad Arzignano Angela Vignaga, una ragazza di 15 anni che stava passeggiando con il cane. Un sospettato è stato ascoltato in caserma. Appello del sindaco: il responsabile confessi. Stasera una fiaccolata.
Immagini delle telecamere private e pubbliche passate al setaccio assieme agli scatti dei targa system e alle carrozzerie avrebbero portato i carabinieri, al lavoro con la polizia locale, ad individuare un sospettato, sentito ieri in caserma. Gli investigatori sono abbottonati ma a quanto pare sarebbero arrivati a stringere il cerchio su quello che potrebbe essere il probabile pirata della strada che domenica sera ad Arzignano, nel Vicentino, ha travolto e ucciso la 15enne Angela Vignaga mentre andava a spasso con il cane al guinzaglio dopo cena, con la torcia del cellulare ad illuminare la strada vicino casa. Si tratterebbe di un italiano, del posto, conosciuto, che guidava un’utilitaria, a quanto pare bianca. Gli investigatori sono arrivati al modello di auto attraverso i frammenti di fanale trovati sul luogo dell’incidente e a quanto pare anche i resti di uno specchietto. Accertamenti sono comunque in corso per verificare se sia lui il responsabile. Se gli indizi convergessero su di lui, o se questi, messo alle strette, confessasse, il pm Claudia Brunino gli contesterà l’omicidio stradale e la fuga. Rischia dai due a sette anni.
Un dramma, quello della perdita di una figlia, 16 anni da compiere a settembre, che non è solo quello di una famiglia ma di un’intera comunità, quella di Arzignano, che questa sera alle 20.30 si riunirà per una fiaccolata arrivando fino al luogo dell’incidente, «lì dove qualcuno non si è fermato ci fermeremo noi, perché è importante non girare la testa dall’altra parte» fa sapere il parroco, don Mariano Lovato. Una cittadinanza arrabbiata, indignata, incapace di perdonare e comprendere la persona che domenica sera non ha prestato soccorso alla liceale che ha investito alle spalle lungo il rettilineo di via Broggia, in zona collinare, tra le frazioni di Castello e Costo. Avrebbe sbalzato in aria come un birillo la giovane, scaraventandola sul ciglio della strada, atterrata supina in parte sotto la rete di un campetto. Lì dove c’è una processione di persone, con la rete che si è colorata di mazzi di rose e girasoli. Fiori solari, come la 15enne: grandi occhi scuri e sorriso smagliante, l’energia e la spensieratezza di una ragazza affamata di vita. Quella che le è stata tolta da una persona che invece che arrestare la marcia ha accelerato fuggendo via, mentre il cane pastore tornava a casa Vignaga in solitaria, per dare l’allarme. Una vita che i soccorritori del Suem 118 avrebbero voluto «restituirle», tentando disperatamente di riportare a battere il suo cuore. «Anche se non ti conoscevo hai stravolto il mio cuore. Perdonami Angela. Abbiamo fatto di tutto per salvarti ma non ci siamo riusciti. Tvb. Buon viaggio» il messaggio, commovente, lasciato su Facebook dall’autista soccorritore del Suem 118 di Arzignano. Solo uno dei tanti post pubblicati in rete da persone comuni. Il sindaco, Alessia Bevilacqua, anche ieri ha lanciato un appello: «Il responsabile si prenda le sue responsabilità, si presenti in caserma per costituirsi: ci sono delle piste, degli indizi, contiamo di arrivare a rintracciarlo a stretto giro». Il primo cittadino, che ha annullato gli eventi in programma per la settimana in segno di vicinanza, ieri ha incontrato i genitori della ragazza, provati dal grande dolore: «Poche parole e un abbraccio simbolico» racconta Bevilacqua che sarà presente alla fiaccolata di questa sera e al funerale, previsto per venerdì alle 10 nella chiesa di Castello.