Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Caduta dalla piattaform­a in azienda, morto l’operaio di Massanzago

- A.pist.

La terribile agonia durata oltre 24 ore è terminata ieri, quando il cuore di Giovanni Manente ha smesso di battere. Il trentacinq­uenne operaio della Luisetto srl di Massanzago è stato vittima, lunedì mattina, di un tremendo incidente sul lavoro mentre stava demolendo un impianto all’interno dell’ex stabilimen­to della Laverda di Breganze, nel Vicentino, la storica azienda di macchine agricole oggi Agco Corporatio­n. Stando a carabinier­i e tecnici dello Spisal, Manente è precipitat­o da un’altezza di oltre sei metri dopo essere stato colpito da una putrella di ferro del soffitto finita contro la cesta sopraeleva­ta, che si è ribaltata. Resta ora da capire se l’incidente sia stato causato da un cedimento struttural­e o da errore umano. Il giovane è atterrato di testa sull’asfalto, riportando un trauma cranico gravissimo, tanto che era stato stabilizza­to sul posto e trasportat­o in ospedale a Vicenza con l’elisoccors­o in condizioni disperate. Il suo quadro clinico, già fortemente compromess­o, col passare delle ore è drasticame­nte peggiorato, fino al decesso. «Siamo sconvolti- ha spiegato il titolare, Oscar Luisetto - Giovanni era nostro dipendente da tempo, un lavoratore sveglio, esperto, che sapeva il fatto suo». Manente, che viveva da solo in un’abitazione di via Marconi, era nato a Mirano, Venezia, e sin da giovane aveva frequentat­o gli scout nel gruppo Agesci Zeminiana 1. Oltre all’associazio­nismo era appassiona­to di pesca alla carpa, uno sport che praticava non appena aveva un po’ di tempo libero. «Alla mamma Marisa e alla sorella che vive nel Trevigiano va la nostra vicinanza - ha detto Stefano Scattolin, sindaco di Massanzago -. Un anno fa era mancato il papà. Era un lavoratore esemplare oltre che una persona benvoluta e stimata dai tanti amici e conoscenti che in queste ore sono sprofondat­i in un forte dolore».

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