Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Campionati italiani, è gara contro il tempo

Ciclismo, la crono da Bassano a Cittadella: in palio il titolo «pro» maschile e femminile

- Lorenzo Fabiano

Dieci anni fa fu Giovanni Visconti a staccare tutti sull’ultima salita e arrivare da solo al traguardo di Conegliano per la maglia tricolore. L’ultima in palio in Veneto.

In attesa del Giro a ottobre, si festeggia il ritorno del grande ciclismo con l’appuntamen­to della 120esima edizione dei Campionati italiani, che scattano oggi con le prove a cronometro maschili e femminili: partenza da Bassano, la salita della Rosina (solo per i maschi) e poi treno lanciato con destinazio­ne Cittadella, per un totale di 34,7 km per le donne (partenza fissata alle 16.15) e 38,8 per i maschi che prenderann­o il via alle 18,30. Filippo Ganna, campione in carica è il grande favorito; l’uomo da battere è lui, la locomotiva del Team Ineos; al borsino della vigilia, il più accreditat­o

Il programma

Alle 16,15 le donne, alle 18,30 i maschi. Prova in linea domenica con le norme anti-covid

a contenderg­li il titolo dovrebbe essere Edoardo Affini, alfiere della Mitchelton Scott, terzo agli Europei dello scorso anno in Olanda vinti da Remco Evenepoel. «È un percorso molto filante e veloce: bisognerà spingere lunghi rapporti e andare a tutta fino a Cittadella» avverte Fabio Baldato, direttore sportivo del CCC Team che punta su Alessandro De Marchi nel ruolo di terzo incomodo.

Per quanto concerne la gara femminile, il pronostico lo stila Alessandra Cappellott­o, vicentina campioness­a del mondo nel 1997 a San Sebastian: «Elisa Longo Borghini ed Elena Cecchini si daranno battaglia, Tatiana Guderzo avrà la spinta in più dell’aria di casa. E non dimentichi­amo Vittoria Bussi, detentrice del record dell’ora». Domenica sarà il grande giorno della prova in linea maschile, con partenza alle 10.15 da Bassano, passaggi da Asolo, Castelfran­co e Marostica, da cui inizierà un circuito di undici giri con la salita de La Rosina (2 km al 7%), l’inseriment­o dello strappo in pavé del muro della Tisa a Colceresa (350 metri al 15%) e il gran finale a Cittadella, vestita a festa per i suoi 800 anni. C’è tutto per un grande spettacolo: corsa di 253,7 km, mossa e selettiva su un tracciato suggestivo che offre chance sia ai velocisti che ai finisseur. E poi, ovviamente, i protagonis­ti del pedale di casa nostra, a cominciare dai due veronesi, il campione in carica Davide Formolo (in foto), in gran spolvero in questo primo scorcio di anomala stagione, e il campione europeo Elia Viviani.

Tra gli altri spiccano i nomi di Vincezo Nibali, Sonny Colbrelli, Fabio Aru, Giulio Ciccone, Matteo Trentin. «Uniamoci» è la parola d’ordine ma a un metro gli uni dagli altri: assembrame­nti vietati, da rispettare tutte le norme anticovid. Imponente il servizio d’ordine. «Sono stati mesi intensi — spiega Filippo Pozzato, frontman dell’organizzaz­ione, campione italiano nel 2009 — ma gli organizzat­ori delle Fiandre mi avevano detto che qui in Veneto abbiamo l’oro, in termini di percorsi. Viviamo nella terra del ciclismo e di grandi ciclisti». Che sia la prova generale per il ritorno di una grande classica? Tempo al tempo.

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