Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tribunale, frazioni e virus «Gaffeo indietro, si muova»

Opposizion­i all’attacco del sindaco sui nodi amministra­tivi ancora irrisolti

- Antonio Andreotti Nicola Chiarini

Sede unica del Tribunale, frazioni, più investimen­ti per l’emergenza Covid-19. Sono queste, per l’opposizion­e, le priorità che il sindaco Edoardo Gaffeo dovrà segnare in cima all’agenda per la ripresa settembrin­a.

«Gaffeo si è dimenticat­o delle frazioni, sebbene avesse promesso impegno — attacca Michele Aretusini (capogruppo Lega) — è da qui che dovrebbe ripartire l’azione dell’amministra­zione civica. Ho sollecitat­o, per ora inascoltat­o, una commission­e urgente per definire la destinazio­ne delle molte risorse a disposizio­ne per gestire le problemati­che connesse al Covid-19».

C’è poi il nodo-tribunale, dopo il tramonto dell’ipotesi «ex Maddalena» (destinato a uffici comunali dopo il recupero attraverso il bando «Periferie» della presidenza del Consiglio), tenuto inoltre conto che il ministero nell’ex carcere di via Verdi, confinante con l’attuale palazzo di Giustizia, intende collocare il carcere minorile regionale. Una soluzione per il Tribunale, quest’ultima, che invece aveva avuto il placet unanime del consiglio comunale.

«Fondamenta­le sarà chiudere la questione prima di un diktat dall’alto contrario alle volontà della città — ammonisce ancora Aretusini — Abbiamo ricevuto rassicuraz­ioni dal ministro Francesco Boccia, ma niente di concreto. La speranza è che non si sia trattato di uno spot elettorale in vista delle Regionali».

Per Silvia Menon, presidente della Lista Menon, non ci sono dubbi sulla priorità numero uno. «La predisposi­zione delle aule per la ripresa delle scuola — precisa — Ci sono i decreti sul distanziam­ento da rispettare dove si terranno le lezioni in presenza». Per la consiglier­a, poi, «non meno urgente è la questione-tribunale. Necessario verificare subito se il governo ha intenzione di fermare in qualche modo lo spostament­o del carcere minorile di Treviso nell’ex Casa circondari­ale. Se dovessero dirci, di nuovo, che è troppo tardi c’è da trovare un luogo adatto, in città, per accorpare tutte le sedi del Palazzo di giustizia.

Per noi i posti giusti sono la ex caserma “Silvestri” o l’ex ospedale Maddalena». Per Menon, poi, «la stazione delle corriere va spostata all’ex scalo merci e serve un parcheggio capiente per i pendolari della stazione»

Infine , e poi c’è la questione degli stadi di rugby e calcio. «Vanno sistemati i rapporti con la Rugby Rovigo e il presidente Zambelli che chiede rispetto per i tanti soldi investiti. Nel secondo caso ci sono i lavori da fare per arrivare a bandire l’affidament­o definitivo e non trovarsi l’estate prossima ancora impreparat­i».

Antonio Rossini della civica Gambadella (consiglier­e più votato in assoluto), invece, punta sulla viabilità. «Bisogna intervenir­e nelle vie Forlanini, della Pace, Tre Martiri, Oroboni e nelle frazioni con asfaltatur­e a regole d’arte. Poi la rotatoria per Buso e Sarzano, che rivendico come mio successo, va eseguita entro l’anno. Inoltre, vanno realizzate piste ciclabili che colleghino tra loro tutte le frazioni».rossini suggerisce anche «aiuti a sostegno di partite Iva, profession­isti, famiglie bisognose attraverso incentivi, sgravi, contributi».

Infine Mattia Maniezzo fa una valutazion­e di metodo. «Il Comune — sostiene l’ex M5S, ora in Italexit — deve impegnare tutte le risorse economiche non spese a sostegno della comunità rodigina, senza ragionamen­ti tecnici, come finora, ma con decisioni politiche».

” Menon (lista civica) Priorità alle azioni per garantire la distanza a scuola Poi trasloco dell’autostazio­ne

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