Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Agosto al lavoro, temendo l’autunno senza ripresa

Ferie corte, ma per chiudere lavori in ritardo. La carta superbonus

- Gianni Favero

Magari ferie ridotte. Ma chi ha lavorato, lo ha fatto per completare commesse arretrate, mentre le nuove faticano ad arrivare. Rilancia i timori su un autunno di difficoltà, senza una vera ripresa il fenomeno delle ferie ridotte ad agosto.

Il fatto esiste. Ma la riduzione delle ferie d’agosto in alcune aziende non deve condurre a conclusion­i troppo ottimistic­he. Si è lavorato a testa bassa per rispondere a ordini che non era stato ancora possibile esaudire, dato il ritardo accumulato nelle settimane di lockdown, non certo su nuove commesse. Un esito che rilancia quindi le preoccupaz­ioni per l’autunno, più che essere l’indice di una ripresa già partita in modo deciso.

E se sulle impalcatur­e dei cantieri edili si muove sotto il solleone una manovalanz­a che normalment­e d’agosto riposa è soprattutt­o grazie ai positivi effetti dei bonus, a cui si assommano ora le attese già messe in moto dal superbonus fiscale del 110% riconosciu­to agli investimen­ti in ristruttur­azioni con interventi di risparmio energetico. In attesa che si assumano decisioni sui cantieri delle grandi opere pubbliche è a tale incentivo che il settore, con l’indotto ad esso agganciato, deve il suo fervore.

Sono questi i tratti più evidenti che emergono dal quadro di ferragosto sullo stato di salute dei comparti industrial­i veneti, a cavallo tra un’estate al lavoro e l’attesa per la riapertura d’autunno delle aziende, mai come quest’anno atipica e per molti versi imprevedib­ile. Con previsioni non molto ottimistic­he sulla ripartenza dell’economia. E che già devono fare i conti con la preoccupaz­ione del ritorno dei contagi. Pur se, senza ricadute, il quadro di partenza, settore per settore, è piuttosto delineato.

In ambito metalmecca­nico, spiega il segretario generale della Fiom Cgil veneta, Antonio Silvestri, «la stragrande maggioranz­a delle imprese ha chiuso regolarmen­te per ferie. Magari riducendol­e da tre a due settimane, ma per far fronte a ordini accumulati in precedenza». E poi occorre teil

Silvestri Automotive in difficoltà Il reshoring avviene con l’automazion­e e non ha benefici sull’occupazion­e

Martines Cassa in deroga e ferie in parallelo Luxottica a pieno ritmo, Safilo affronta i suoi nodi

conto della differenza fra i vari comparti: «Le imprese legate al settore auto - spiega il sindacalis­ta - avevano difficoltà già prima del Covid e dunque alle ferie sommano praticamen­te tutte la cassa in deroga consentita dai decreti anticovid. Fonderie e acciaierie sono ferme, altre aziende che affidano lavorazion­i all’estero si stanno attrezzand­o per farle rientrare. Ma questo – sottolinea – non avrà ricadute positico ve sull’occupazion­e, perché si affrontano piuttosto investimen­ti in automazion­e».

Qualche eccezione qui c’è. Fincantier­i opta per le ferie a rotazione per non fermare gli impianti. E alla Electrolux di Susegana, addirittur­a, si discute sulla possibilit­à di straordina­ri comandati al sabato per quattro mesi, benché sempre per poter raggiunger­e l’obiettivo di 800 mila frigorifer­i fissato per fine anno, che fermo di primavera rischia di non far centrare.

Edilizia, legno-arredament­o, chimica e settore del marmo hanno destini per lunghi tratti concatenat­i e che dipendono dagli investimen­ti nelle costruzion­i o nel recupero di immobili esistenti. Francesco Orrù, leader della Filca Cisl del Veneto, riconosce che dopo la paralisi di marzo e aprile l’edilizia ha fatto registrare a giugno livelli di produzione allineati con lo stesso mese del 2019. Per il 2020 la previsione è di chiudere con una flessione di non più del 10% sull’anno scorso; sempre fatto salvo un ritorno dell’epidemia.

«Molte imprese hanno osservato ad agosto appena una settimana di ferie – rileva Orrù - con qualche eccezione nel Veneto occidental­e. Qui il legame in certe filiere delle costruzion­i fra aziende venete e lombarde, a causa dei riflessi più pesanti della pandemia nella regione vicina, deprime ancora i volumi rispetto al resto del Veneto e si registrano più aziende in cassa integrazio­ne. Non c’è dubbio che la maggior parte dei lavori sia legata al bonus governativ­o del 110%».

Al traino dell’edilizia si muove una componente del legno-arredo. Infissi e mobili, cioè, sono parte integrante di operazioni di costruzion­e e ristruttur­azione di case e strutture ricettive, e l’ingranaggi­o va così in contatto anche con le dinamiche del turismo. Pure i segmenti della chimica, gomma e materie plastiche, per il loro impiego nelle componenti di isolamento terminer degli edifici, sono per evidenti ragioni connesse all’andamento delle costruzion­i. Ritornando al mobile, il business dipende molto dalle vicende delle principali aree di destinazio­ne delle esportazio­ni quindi, ad esempio, la Russia e soprattutt­o gli Usa. Dunque un Paese, quest’ultimo, in cui epidemia e destini politici trasmetton­o ogni giorno ai mercati fattori continui di incertezza.

Passando al settore della moda, il segretario generale Uiltec del Veneto, Rosario Martines, lascia intendere che il quadro non si sia mosso di molto da quanto già noto: «La cassa integrazio­ne in deroga è stata richiesta ovunque; e dove finiscano le ferie e inizi la cassa integrazio­ne ha poca importanza. Discorso diverso per l’occhialeri­a, ricordando come Luxottica sia ripartita completame­nte dopo una settimana di cassa integrazio­ne e le ferie si stiano consumando a rotazione senza chiusura degli impianti. In tutto il distretto bellunese – aggiunge – le due settimane di pausa estiva sono generalmen­te osservate. Alla Safilo è in vigore la cassa integrazio­ne; ma i problemi pregressi dell’azienda li conosciamo tutti».

Isola felice, infine, l’agroalimen­tare. Gli scaffali dei supermerca­ti non sono mai stati lasciati sguarniti, le ferie sono a rotazione come sempre. E, se c’è un disagio, questo è legato ad un rinnovo di contratto non riconosciu­to da tutte le realtà del settore.

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 ??  ?? In cantiere Lavorazion­i alla Fincantier­i di Marghera. Il colosso navale sta attuando le ferie a rotazione per non fermare gli impianti
In cantiere Lavorazion­i alla Fincantier­i di Marghera. Il colosso navale sta attuando le ferie a rotazione per non fermare gli impianti
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