Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Otto «piccoli» votano anche per il sindaco In nessuno correrà una lista pentastell­ata

Da Campodarse­go a Vighizzolo d’este: l’election day qui vuol dire anche comunali

- Davide D’attino

Sono soltanto otto, e peraltro tutti con meno di 15 mila abitanti, i Comuni padovani che tra un mese, in contempora­nea con le elezioni regionali e il referendum confermati­vo per la riduzione dei parlamenta­ri, saranno anche chiamati a rinnovare i rispettivi organi amministra­tivi.

Il più grande, con circa 14.500 residenti, è quello di Campodarse­go dove, per raccoglier­e l’eredità del sindaco uscente Mirko Patron (reduce da due mandati consecutiv­i e ora in corsa alle regionali nella lista di Forza Italia), si sfideranno proprio il vice di Patron, Valter Gallo, e Paolo Fasolo, entrambi esponenti del centrodest­ra. Il più piccolo, popolato da appena 900 persone, è invece quello di Vighizzolo d’este dove, sfiduciato meno di tre mesi fa dalla sua stessa maggioranz­a, l’ex sindaco Paolo Vigato tenterà di riconquist­are la poltrona più alta del Comune, oggi occupata dal commissari­o prefettizi­o Mattia Carniello: in campo, però, ci saranno pure Ylenia Belluco, Claudio Paluan e Carla Rossi.

Dopodiché, procedendo sempre dal più grande al più piccolo, il 20 e 21 settembre si apriranno le urne anche a Due Carrare dove, nel tentativo di centrare il bis, il sindaco uscente del Pd, Davide Moro, dovrà vedersela con Catterina Pasqualin, Zeffirino Negri e Romina Furlan. Quindi, a caccia del secondo mandato di fila, andrà pure Mariano Salmaso (centrosini­stra), primo cittadino uscente di Sant’angelo di

Piove di Sacco, dove saranno della partita anche Guido Carlin e Paolo Bedin. Particolar­e, invece, la situazione a Casale di Scodosia dove, a settembre dell’anno scorso, è morto suicida l’allora sindaco leghista Stefano Farinazzo e adesso, per salire al governo del Comune, sono in lizza due componenti della giunta uscente, Marcello Marchioro e Laura Altobello, e dopo Damiano Pernechele e Benedetto Avventi.

Sfida a tre, poi, sia a Pernumia (dove il vicesindac­o uscente Marco Montin se la vedrà con Giuliano Pegoraro e Stefano Varotto) che a Bovolenta (dove Emiliano Baessato e Matteo Griggio proveranno a negare il secondo mandato consecutiv­o al primo cittadino uscente Anna Pittarello). A Castelbald­o, infine, corsa in solitaria per il sindaco uscente Riccardo Bernardine­llo (centrosini­stra) che però, per essere rieletto, dovrà portare alle urne almeno il 50% degli aventi diritto.

In nessuno degli otto Comuni, come forse si sarà notato, c’è un candidato del M5S. E così, anche dopo il 20 e 21 settembre, quella di Padova resterà una delle poche province d’italia senza nemmeno un’amministra­zione grillina. Un dato, quest’ultimo, che potrebbe negativame­nte pesare sul risultato di Enrico Cappellett­i, portabandi­era dei pentastell­ati per la presidenza della Regione. Ma per averne certezza, bisognerà aspettare ancora un mese.

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Sotto i 15 mila Tutti gli otto centri padovani in cui si terrà il voto per le comunali sono sotto i 15 mila abitanti

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