Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cascate d’acqua e fiumi di fango, Cortina flagellata
Cortina è stata colpita nel tardo pomeriggio di ieri da una bomba d’acqua che ha creato gravi disagi in diverse parti della città, soprattutto in via Cesare Battisti, via Grohmann e lungo la Statale. Forti precipitazioni sono cadute sul Pomagagnon e su Pierosà scendendo poi fino nella zona dell’hotel Trieste. Molti alberghi sono stati allagati, come gli scatinati e i garage di alcune abitazioni, investiti da veri e propri torrenti di fango. Sott’acqua il mini golf di via del Castello e il centro polifunzionale «Alexander Girardi hall». Circa 350 le persone bloccate in sala, fra cui il giornalista e storico Paolo Mieli, in città per partecipare a «Una montagna di libri». «Una situazione incredibile - dice Mieli - e mai vista qui, con il foyer completamente allagato». Sono stati una cinquantina le squadre intervenute, grazie anche all’aiuto dei volontari, che hanno affiancato otto squadre dei vigili del fuoco. Dopo aver messo «ko» Cortina, la perturbazione si è spostata a Rocca Pietore creando un piccolo torrente lungo la strada che porta a Malga Ciapela ma la situazione è tornata quasi subito alla normalità. Il nubifragio, quando ancora non si erano placate le polemiche per la nuova frana ad Acquabona, che ha provocato l’ennesima chiusura dell’alemagna.
«Ogni estate - ha commentato su Facebook il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi - Acquabona ci ricorda che esiste un problema. E non è cambiato praticamente nulla dopo i lavori di Anas che dovevano rendere l’alemagna una strada eccezionale». La situazione è nota da anni. E sono numerosi gli interventi eseguiti, anche dalla Regione, per mitigare il rischio proveniente dalla frana del Sorapis. I temporali di questi giorni hanno sottolineato ancora una volta la fragilità della montagna. Tuttavia i disagi, per lo meno domenica, sono stati minimi. Il tratto di Alemagna in località Acquabona è stato chiuso alle 18.10 e riaperto a senso unico alternato dopo quindici minuti. In serata era tornato alla normalità. «Gli interventi delle Regione sono stati fatti a regola d’arte e hanno retto bene - ha spiegato il primo cittadino Ghedina -. Domenica un po’ di limo ha raggiunto la sede stradale. La vasca di contenimento, quella più vecchia, non era stata svuotata completamente e il liquido è uscito. Faremo dei piccoli lavori ma sono stati investiti già quasi quattro milioni. Altrettanti ad Alverà e sul Boite. La situazione è sotto controllo». Per gli ambientalisti, però, si tratta di risorse sprecate. «Non sarebbe meglio passare con una galleria in destra Boite? - ha domandato ieri Vivaio Dolomiti -. “Costa troppo”, si dice, ma allora continuare a gettare milioni di euro letteralmente nel fango, o proporre varianti assurde come quella progettata a San Vito, va bene?». Ma il sindaco di Cortina taglia corto: «Sono polemiche inutili. Regione e Anas stanno lavorando bene».