Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giordani, l’auditorium resta al Pollini

Padova, i piani del sindaco per la musica: spazio al conservato­rio a palazzo Foscarini

- D’attino

La sorpresa è servita. «L’auditorium resterà al Pollini, ma sarà completame­nte riqualific­ato e la capienza aumenterà da 500 a 800 persone». Rientrato dalle ferie riposato e pimpante, il sindaco Sergio Giordani chiude l’ipotesi di una grande sala per la musica da 1.200 posti all’interno di Palazzo Foscarini. Parte dell’ex tesoreria della Cassa di Risparmio del Veneto ospiterà, una volta ristruttur­ata, l’allargamen­to del conservato­rio.

Sorpresa. «L’auditorium resterà al Pollini, ma sarà completame­nte riqualific­ato e la sua capienza aumenterà da 500 a 800 persone». Appena rientrato dalle ferie, il sindaco Sergio Giordani chiude definitiva­mente l’ipotesi di realizzare una grande sala per la musica da 1.200 posti in piazza Eremitani, all’interno di Palazzo Foscarini, ex tesoreria della Cassa di Risparmio del Veneto, e fa appunto sapere che l’attuale auditorium Pollini di via Cassan verrà interament­e ristruttur­ato, così da poter ospitare il 60% di spettatori in più rispetto a oggi. «Ne ho già parlato - spiega il primo cittadino - sia con il presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, che con l’amministra­tore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. E insieme abbiamo convenuto che si tratta della soluzione migliore. Anche perché, a differenza di quanto successo con Palazzo Foscarini, qui sarà possibile adoperare lo strumento dell’art Bonus e quindi beneficiar­e di un credito d’imposta del 65%. Il progetto? Ce ne stiamo già occupando - assicura Giordani - e dovrebbe essere pronto per Natale. Dopodiché, ci vorranno un paio d’anni di lavori».

Ma le novità non finiscono qui. Una porzione di Palazzo Foscarini, circa duemila dei complessiv­i novemila metri quadri, verrà infatti utilizzata per ampliare il Conservato­rio di via Eremitani: «Stiamo parlando di due edifici confinanti. E pertanto - garantisce il sindaco - pure qui potremo sfruttare l’art Bonus. D’altronde, gli oltre 800 ragazzi che arrivano da tutto il mondo per studiare musica a Padova, meritano una sistemazio­ne più dignitosa rispetto a quella odierna».

Giordani però, riposato e pimpante, si sofferma anche su alcune delle questioni più «calde» delle ultime settimane. Come quella delle «baby gang» che, di sera/notte, imperversa­no in piazza Duomo tra grandi «bevute» e più di qualche scazzottat­a: «Al costante presidio di vigili urbani, polizia e carabinier­i - informa il numero uno di Palazzo Moroni - presto aggiungere­mo il potenziame­nto dell’illuminazi­one e l’aumento delle telecamere di videosorve­glianza. Ma il tema non è soltanto di ordine pubblico, c’entrano pure la mancanza di educazione, di senso civico e di rispetto della cosa pubblica. E da questo punto di vista scandisce Giordani - non posso non rivolgermi direttamen­te alle famiglie: cercate di stare più vicine ai vostri ragazzi e dite loro che questi comportame­nti non vanno bene.

Per carità, tutti siamo stati giovani e abbiamo combinato qualche bravata. In piazza Duomo, però, si sta un tantino esagerando».

Idee chiare, poi, anche sullo sgombero degli attivisti del Bios Lab dai locali dell’inps che, da sei anni, occupavano abusivamen­te in via Brigata Padova, zona Palestro: «Io sono sempre dalla parte della legalità. E dunque, nel nostro territorio comunale, non possono esserci spazi occupati in modo abusivo. Ribadito questo, non conosco questi ragazzi del Bios Lab. Ma - afferma il primo cittadino - se davvero svolgono attività importanti per la collettivi­tà e in particolar­e per il rione Palestro, come mi è stato detto dall’assessora al Sociale, Marta Nalin, proveremo a trovare un posto in cui possano continuare a svolgerle». Infine, l’abbattimen­to dell’ex «Bronx» di via Anelli. Sabato prossimo, infatti, comincerà la demolizion­e della sesta e ultima palazzina: «Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, visto che avremmo dovuto radere tutto al suolo entro la fine dell’anno scorso. Ma la bonifica dell’amianto ricorda Giordani - è stata più lunga e complessa rispetto alle previsioni». Tra un mesetto, comunque, l’ex «ghetto» della Stanga non esisterà più. E il Comune acquisirà la piena proprietà dell’ex caserma Prandina di corso Milano: «Cosa ci faremo? - sorride il sindaco - Né tutto parcheggio né tutto parco. Diciamo un po’ e un po’. D’altronde, l’area è talmente grande...».

La «spina» E sul caso baby gang al Duomo: «Più telecamere e illuminazi­one ma le famiglie diano una mano»

” Rispetto Baby gang? Il tema non è solo di ordine pubblico, c’entrano pure la mancanza di educazione, senso civico e di rispetto della cosa pubblica

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy