Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Professori, test Covid per 600 Ansia per il ritorno in classe: «Quest’anno sarà un calvario»
Contagi e regole incerte: i dubbi di docenti e bidelli
Per scelta, ma con rabbia: almeno 600 sui circa 18 mila tra insegnanti e collaboratori scolastici di Padova e provincia chiamati a effettuare su base volontaria il test sierologico rapido (per verificare l’eventuale presenza nel sangue di anticorpi legati al Covid-19) si sono recati ieri da uno dei quasi 300 medici di medicina generale che hanno aderito all’iniziativa o, in alternativa, in uno dei cinque «punti di raccolta» dei distretti socio-sanitari dell’ulss 6 Euganea. Tra questi quello di via Temanza nel quartiere Arcella, dove docenti e bidelli hanno diligentemente atteso tanto il loro turno quanto l’esito della «saponetta», esaurendo la pratica personale in circa mezz’ora. Il tutto tra pochi sorrisi e tanta preoccupazione per il futuro della scuola: palpabile il forte malumore generale, manifestato senza mezzi termini una volta varcato il grande cancello della struttura.
Significativa la testimonianza di un insegnante di un liceo cittadino, che non usa giri di parole ipotizzando il prossimo anno scolastico come «un disastro già in partenza, per non dire un calvario: a giudicare dagli ultimi dati i contagi saranno inevitabili, e torneremo dunque a fare i conti con la didattica a distanza, che è a tutti gli effetti faticosa e inefficiente perché se già in classe non seguono le lezioni figuriamoci a casa, davanti allo schermo di un pc e con mille distrazioni a portata di mano e di vista. A livello di apprendimento assisteremo a un ulteriore degrado visto che le loro conoscenze sono già approssimative, e purtroppo pagheranno dazio anche sul fronte della socializzazione». Un pessimismo riscontrabile anche tra i collaboratori scolastici, come facilmente intuibile dalle sensazioni di una bidella di una scuola elementare: «Mi mancano i miei “ragazzi”, ma non so se effettivamente riusciremo a ripartire: tra avvisaglie preoccupanti, mancanza di una vera programmazione e protocolli che cambiano di giorno in giorno i dubbi sono davvero troppi. Temo che avremo altri mesi difficilissimi da affrontare».
Lo screening su base volontaria proseguirà nei prossimi giorni grazie anche al costante impegno dell’usl 6 Euganea, diventata nel frattempo sempre più «social»: sono ben 850 gli aggiornamenti pubblicati nei sei mesi di emergenza Coronavirus su tutte le piattaforme con un picco su Facebook, dove sono stati raggiunti i 42mila follower. Aggiornamento finale sul Covid-19 a Padova e provincia: sono 310 le persone attualmente positive, considerando anche i venti nuovi casi di ieri. I ricoverati all’ospedale cittadino sono 8, di cui due in terapia intensiva. I negativizzati salgono invece a quota 3.947 comprensivi del cluster di Vo’.