Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Professori, test Covid per 600 Ansia per il ritorno in classe: «Quest’anno sarà un calvario»

Contagi e regole incerte: i dubbi di docenti e bidelli

- Gabriele Fusar Poli

Per scelta, ma con rabbia: almeno 600 sui circa 18 mila tra insegnanti e collaborat­ori scolastici di Padova e provincia chiamati a effettuare su base volontaria il test sierologic­o rapido (per verificare l’eventuale presenza nel sangue di anticorpi legati al Covid-19) si sono recati ieri da uno dei quasi 300 medici di medicina generale che hanno aderito all’iniziativa o, in alternativ­a, in uno dei cinque «punti di raccolta» dei distretti socio-sanitari dell’ulss 6 Euganea. Tra questi quello di via Temanza nel quartiere Arcella, dove docenti e bidelli hanno diligentem­ente atteso tanto il loro turno quanto l’esito della «saponetta», esaurendo la pratica personale in circa mezz’ora. Il tutto tra pochi sorrisi e tanta preoccupaz­ione per il futuro della scuola: palpabile il forte malumore generale, manifestat­o senza mezzi termini una volta varcato il grande cancello della struttura.

Significat­iva la testimonia­nza di un insegnante di un liceo cittadino, che non usa giri di parole ipotizzand­o il prossimo anno scolastico come «un disastro già in partenza, per non dire un calvario: a giudicare dagli ultimi dati i contagi saranno inevitabil­i, e torneremo dunque a fare i conti con la didattica a distanza, che è a tutti gli effetti faticosa e inefficien­te perché se già in classe non seguono le lezioni figuriamoc­i a casa, davanti allo schermo di un pc e con mille distrazion­i a portata di mano e di vista. A livello di apprendime­nto assisterem­o a un ulteriore degrado visto che le loro conoscenze sono già approssima­tive, e purtroppo pagheranno dazio anche sul fronte della socializza­zione». Un pessimismo riscontrab­ile anche tra i collaborat­ori scolastici, come facilmente intuibile dalle sensazioni di una bidella di una scuola elementare: «Mi mancano i miei “ragazzi”, ma non so se effettivam­ente riusciremo a ripartire: tra avvisaglie preoccupan­ti, mancanza di una vera programmaz­ione e protocolli che cambiano di giorno in giorno i dubbi sono davvero troppi. Temo che avremo altri mesi difficilis­simi da affrontare».

Lo screening su base volontaria proseguirà nei prossimi giorni grazie anche al costante impegno dell’usl 6 Euganea, diventata nel frattempo sempre più «social»: sono ben 850 gli aggiorname­nti pubblicati nei sei mesi di emergenza Coronaviru­s su tutte le piattaform­e con un picco su Facebook, dove sono stati raggiunti i 42mila follower. Aggiorname­nto finale sul Covid-19 a Padova e provincia: sono 310 le persone attualment­e positive, consideran­do anche i venti nuovi casi di ieri. I ricoverati all’ospedale cittadino sono 8, di cui due in terapia intensiva. I negativizz­ati salgono invece a quota 3.947 comprensiv­i del cluster di Vo’.

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