Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Mobilferro, l’azienda che sta rifornendo di banchi l’italia
L’azienda polesana ha vinto il bando governativo. Bianchini: «Orgogliosi di contribuire»
La Mobilferro, azienda polesana specializzata in arredi per le scuole, ha vinto il bando governativo per la fornitura straordinaria di banchi in seguito alle nuove regole sul distanziamento in classe. L’impresa, che dovrà produrre 190 mila banchi in poche settimane (ieri ha consegnato i primi 500 in provincia di Bergamo), ha dovuto modificare l’intero processo di lavorazione.
Una produzione che arriverà a toccare i 3 mila banchi al giorno per dotare le scuole italiane degli arredi necessari in vista della riapertura del 14 settembre. È una corsa contro il tempo quella della Mobilferro di Trecenta (Rovigo), azienda leader nel settore del mobilio in legno e metallo per istituti scolastici, che opera nel cuore del Polesine. L’impresa è tra le principali realtà in Italia per questa tipologia di prodotti, sia per dimensione che per volume d’affari.
Molbilferro ha partecipato, vincendola, alla gara bandita dal commissario straordinario Domenico Arcuri, che prevede la distribuzione di oltre 2,5 milioni di nuovi banchi nelle aule di tutta Italia. Uno sforzo necessario per garantire il rispetto delle distanze tra gli studenti, così come previsto dalle indicazioni per fronteggiare l’epidemia da coronavirus. Mobilferro, in particolare, si occuperà di una commessa che prevede la consegna di un totale di 190 mila banchi, a cui si aggiungono 40 mila sedie. Numeri che, spiegano dall’azienda polesana, normalmente rappresentano la domanda relativa a 2-3 anni di produzione. Ora, invece, il tutto dovrà essere pronto in una finestra di qualche settimana.
«Ovviamente non sarà facile, abbiamo già modificato la nostra filiera in modo da poter soddisfare la straordinaria richiesta – spiega Stefano Bianchini, titolare della Mobilferro –, ma sentiamo il dovere di affidare agli alunni e ai professori banchi stabili e sicuri in poche settimane». Giusto ieri sono stati consegnati i primi 500 banchi prodotti, destinati ai paesi della Bergamasca maggiormente colpiti dalla pandemia nei mesi invernali. Ma la vera sfida inizierà nei prossimi giorni, quando la produzione toccherà le 2.500 unità al giorno per poi entrare a pieno regime.
Mobilferro opera nel settore da oltre 50 anni. Con una produzione completamente
3.000 A pieno regime, la produzione della Mobilferro per soddisfare la commessa governativa arriverà a toccare i 3.000 banchi al giorno
italiana e altamente automatizzata, oggi l’azienda conta tre stabilimenti attivi tra Rovigo, Ficarolo e Trecenta, dove è basata la sede legale. La filiera prevede l’intera lavorazione, dalle componenti in metallo a quelle in legno, per consegnare un prodotto finale completo. Di norma sono occupati tra i 40 e i 70 dipendenti, con picchi stagionali in primavera e in estate, quando le commesse iniziano a crescere. Attualmente, al fine di fare fronte alla richiesta della Protezione Civile, sono impiegate oltre 100 persone, a cui si aggiungono i lavoratori dei servizi esterni per il trasporto e la consegna dei materiali, tutti reperiti a livello locale. Nel 2019, l’impresa polesana ha chiuso con un fatturato di quasi 15 milioni di euro.
I banchi prodotti da Mobilferro saranno i classici tavoli monoposto, non quelli dotati di rotelle. Nel dettaglio, si tratta di un articolo con struttura inferiore composta da un tubo di acciaio del diametro di 40 millimetri; il piano di appoggio è in legno con un bordo in faggio, rivestito in laminato plastico su entrambi i lati; i piedi di appoggio sono invece in plastica.
La consegna di un grande numero di banchi in così poco tempo sarà possibile grazie a una diversa procedura di assemblaggio, che ha previsto la trasformazione totale della normale linea di lavorazione. Il lavoro è agevolato dal fatto che il modello da realizzare è unico, il che consente di sfruttare maggiormente i processi automatizzati standard. «Questa sfida è motivo di grande orgoglio da parte nostra – afferma Bianchini – e sicuramente ci sprona a dimostrare ancora una volta di essere una realtà consolidata nel mercato dell’arredo scolastico italiano».