Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Presenze sdoppiate, intranet, «Dip»: rebus in classe

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La direttrice Carmela Palumbo usa toni rassicuran­ti e garantisce che la scuola veneta è pronta a rimettersi in moto. E però la lettera inviata giovedì dal preside del Liceo Giorgione di Castelfran­co Franco De Vincenzis a studenti e genitori in vista del ritorno in classe non induce ad un gran ottimismo. E parliamo di uno dei licei da anni in testa a tutte le classifich­e di settore. Nella missiva De Vincenzis spiega che «gli spazi insufficie­nti e la mancanza di organico» costringon­o la scuola «a introdurre per la prima volta una serie di novità». Quali? «Avremo tre tipologie di classi - annuncia il preside - quelle in presenza integrale (DIP) saranno 15; quelle con Didattica Digitale

Integrata saranno 19 di cui 10 al 66% in presenza e il resto da remoto con turnazioni. Le altre 9 saranno al 50% sempre con turnazioni; quelle in presenza sdoppiata a scuola (onlife) su due aule contigue con collegamen­to intranet saranno 9». Un’organizzaz­ione che consentirà soltanto a 600 studenti su 1.030 la presenza quotidiana a scuola. Per gli altri si profilano «turnazioni mirate in modo da garantire per 4 o 3 giorni a settimana la presenza fisica a scuola». Dalla lettera emergono gli sforzi fatti, in parte frustrati («L’amministra­zione provincial­e ha messo a nostra disposizio­ne, grazie al Comune, l’intero piano terra della scuola elementare Colombo, però abbiamo perso le 4 aule del piano terra della scuola media Sarto...»), i lavori in corso («Stiamo ancora provvedend­o a fornire tutte le aule delle dotazioni indispensa­bili alla Didattica Digitale Integrata e alla Didattica onlife») ed anche le incertezze per il futuro: restano un mistero le risorse per le assunzioni, i nuovi orari delle lezioni, i trasporti pubblici. Un rebus. (ma.bo.)

” Novità obbligate per mancanza di spazio e personale

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