Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Alberi caduti e tegole divelte Nubifragio su Rovolon e Cervarese
Una bomba d’acqua con raffiche di vento fino a 50 chilometri orari ha provocato allagamenti e danni nella zona Ovest della provincia ai piedi dei colli ai confini con il Vicentino e nell’area Termale. Le fasi più intense del temporale sono durate non più di venti minuti ma tanto è bastato per creare disagi e straripamenti. Due i Comuni maggiormente interessati dalla perturbazione e che hanno avuto i problemi più seri: Rovolon, con la frazione Bastia particolarmente colpita, e Cervarese Santa Croce. A Bastia alberi caduti e cartelli stradali volati in mezzo alle carreggiate hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile per sgomberare e rimuovere i detriti. Il sindaco, Maria Elena Sinigaglia, impiegata nei sopralluoghi fino a tarda sera, ha spiegato che «ci sono stati problemi con le foglie che hanno intasato i tombini, impedendo di fatto all’acqua di defluire. Ci sono alcuni tetti scoperchiati». Colpita anche l’abitazione del vice-sindaco Ermanno Magagnin i cui coppi sono rimasti danneggiati. Alcuni residenti sono dovuti uscire in strada per rimuovere gli accumuli di fango e hanno faticato per asciugare i garage finiti sotto acqua. Tanti i rami di varie dimensioni che sono stati tagliati e rimossi. La caduta di alberi, almeno una decina, ha provocato l’interruzione di alcune strade di Cervarese Santa Croce. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco insieme ai carabinieri della compagnia di Abano. Proprio nella città termale un grosso platano è finito lungo la sede stradale in via Diaz, impedendo il regolare transito delle automobili. Segnalati anche danni alcune auto in sosta. Nonostante la violenza della perturbazione, nessuno è rimasto ferito. (a.pist.)